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Vietati i filtri sui social

In Italia purtroppo la possibilità di eliminare i filtri dai social non è stata ancora adocchiata, ma in molti Paesi il divieto categorico è già in vigore.
È stato studiato e certificato come questi nuovi filtri facciali creino problemi psicologici negli utenti più fragili.
Ma perché?
Molto semplicemente, perché nella società del “Divismo” e della perfezione, i social sono vetrine di bellezza e lussuosità che inculcano nella mente dell’utente la necessità di apparire come quei manichini prospettatici.
Il problema?
I filtri incrementano il  distacco tra reale e falso, classico della società odierna. 
Le nuove tecnologie hanno introdotto algoritmi in grado di captare il volto dell’utente e modificarne i tratti somatici al punto da rendere il soggetto totalmente non identificabile.
Naso perfetto, bocca perfetta, pelle totalmente ripulita dalle impurità, tutto frutto di formule matematiche .
L’uomo è unico e perfettibile, ma questo non è accettato dalla società del capitalismo estremo.
Nella confusione psichica, alla quale la nostra società è sottoposta ogni giorno, un filtro che cambia l'unica nostra certezza, ovvero l’immagine di noi stessi, crea nei soggetti fragili ripercussioni psichiche.
Per qualche secondo quel filtro permette di far parte di quel mondo fatato prospettatoci. Chiusa l’ applicazione fuoriesce il nostro vero volto, imperfetto, perché non creato da formule numeriche.
In pochi secondi ci si sente spogliati dalla perfezione apparente e si cade in un vortice di non accettazione che potrebbe sfociare in ripercussioni di tipo psicologico.
Ed ecco perchè in molti Paesi l'uso dei filtri è stato vietato, così come la modifica delle foto, è obbligatorio mostrarsi per quello che si è veramente.
Gli psicologi hanno lanciato un allarme mondiale, già captato da buona parte della comunità internazionale.
E quindi, cosa accadrà ai filtri? Spariranno totalmente o verranno dimezzati, censurando quelli distruttivi per la psiche?