Verso il Dpcm, spostamenti tra regioni vietati e validità prolungata fino a 50 giorni
Vietare gli spostamenti tra regioni, anche se gialle, tranne per i rientri nelle proprie residenze. E prolungare la validità dei Dpcm da 30 fino a 50 giorni: sono i due articoli del decreto legge che sarà varato stasera dal consiglio dei ministri. In attesa di varare domani il Dpcm con le nuove regole di qui a dopo l’Epifania, serve infatti una norma di rango superiore per vietare gli spostamenti individuali delle persone ed è quella che sarà approvata stasera dal Cdm presieduto da Conte.
In queste ore sono in corso riunioni e contatti ai massimi livelli tra governo e maggioranza. Gli spostamenti tra regioni saranno vietati, salvo sorprese dell’ultim’ora, dal 21 dicembre al 7 gennaio. Nel pomeriggio il premier Conte ha riunito i capigruppo di Pd-5Stelle, Italia Viva e Leu, perché le questioni aperte da definire per il Dpcm da varare domani sono ancora diverse. Gli spostamenti tra regioni potranno essere effettuati dunque solo per il rientro alla propria residenza.
Ma nei giorni 25, 26 e 1 gennaio saranno vietati anche gli spostamenti tra comuni. Una norma controversa, perché nella maggioranza c’è chi vuole consentirli per evitare disparità nella possibilità di recarsi a pranzo nei ristoranti tra gli abitanti di piccoli centri e quelli delle città.
Si discute anche se consentire gli spostamenti verso le seconde case dentro la stessa regione, se chiudere o meno gli alberghi di montagna. E se consentire a bar e ristoranti di restare aperti a Natale e Capodanno. Insomma, alla vigilia del nuovo Dpcm la tensione è alta nel governo, vista la mole di divieti da dover far digerire alla popolazione durante le festività e i ristori da dover garantire alle categorie colpite dalle chiusure.