Truffa all’Inps, tra i 40 indagati c'è anche la mamma di Arisa
C’e’ anche la mamma della cantante Arisa tra le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta della procura di Potenza su presunti falsi invalidi. La madre dell’artista lucana, la 62enne Assunta Santarsiero di Pignola, nel Potentino, percepirebbe da parte dell’Inps una pensione di invalidità di circa 800 euro al mese per problemi di deambulazione. Nell’inchiesta, sono in totale 40 le persone su cui si appunta l’attenzione dei pm. Sei le misure cautelari eseguite dalla Squadra mobile su disposizione del gip potentino. Le indagini hanno individuato alcuni falsi invalidi a partire da un falso cieco, un invalido su sedia a rotelle che poi lavorava i campi e una donna con grave patologia depressiva che prendeva parte a rassegne canore come cantante. La notizia anticipata stamani dalla trasmissione di Canale 5 “Mattino Cinque” ha trovato conferma negli ambienti giudiziari di Potenza. Assunta Santarsiero, di 62 anni, è accusata di truffa in concorso. Secondo quanto emerge dagli atti dell’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza, avrebbe ottenuto la condizione di invalidità civile e i benefici dell’indennità di accompagnamento “fingendosi affetta da gravi patologie – ha scritto nell’ordinanza il gip Lucio Setola – tali da renderla incapace di attendere autonomamente agli atti quotidiani della vita senza un’assistenza continuativa”. La donna nel 2017 fu “accompagnata dal marito e trasportata su carrozzina” nel Tribunale di Potenza, “perché non in grado di camminare autonomamente” e “al momento dell’esame clinico si dimostrò impossibilitata a provvedere ai suoi elementari bisogni e a svolgere gli atti quotidiani della vita senza assistenza”, “traendo cosi’ in inganno” il perito nominato dal giudice del Tribunale civile. Secondo gli investigatori, pero’, “la visita sulla sedia a rotelle era evidentemente tutta una messinscena”: dai pedinamenti degli agenti della Squadra mobile è invece emerso che la donna sarebbe stata “grado di uscire da casa da sola e di muoversi autonomamente, portandosi persino nel terreno adiacente alla sua abitazione per dedicarsi ai lavori dei campi senza aver bisogno di essere accudita da alcuno e senza documentare difficoltà deambulazione”.