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Stop ai campionati, il Bellizzi Irpino: "Avanti con il nostro progetto ma c'è bisogno di un aiuto concreto"

“Il Consiglio Direttivo ha stabilito di comunicare alla FIGC che non vi sono le condizioni per la ripresa delle attività in ambito regionale non di rilievo nazionale, risultando di competenza federale ogni decisione relativa all’attività giovanile.”
Con il comunicato ufficiale emesso nella giornata odierna, la Lega Nazionale Dilettanti ha di fatto messo fine alla stagione sportiva 2020-21 del Bellizzi Irpino e di tutti i campionati di calcio dilettantistici, esclusa l’Eccellenza. Una decisione ormai nell’aria da tempo, una situazione di totale incertezza che ha inevitabilmente portato all’annullamento dei tornei regionali dell’annata in corso.
Ora la parola d’ordine è soltanto una: voltare pagina e organizzare la ripartenza. Ripartire è fondamentale per tutto il movimento, dallo sport di base al calcio dilettantistico. Lo sport di base rischia di morire sotto i colpi di una crisi sanitaria ed economica che sta mettendo (e metterà) in ginocchio tantissime organizzazioni sportive. Per ripartire, sarà necessaria la collaborazione di tutte le componenti, affinché non scompaiano migliaia di società e di realtà sportive importantissime per il nostro Paese e per i nostri giovani.
Sarà altresì necessaria una risposta concreta ed immediata da parte del Governo, nella speranza che chi di dovere si assuma la responsabilità di prendere decisioni chiave per il futuro del nostro movimento e possa essere assegnata in tempi brevi una delega allo Sport.
"Il Bellizzi, come ribadito più volte nelle ultime settimane, ci sarà anche l’anno prossimo e continuerà a portare avanti un progetto che mira alla crescita dei giovani talenti irpini, alla valorizzazione delle realtà del territorio e, naturalmente, al conseguimento di risultati importanti sul campo - dice il presidente Alberto Belfiore -. La nostra “macchina organizzativa” non si fermerà, ma a non fermarsi dovranno essere prima di tutto istituzioni e vertici del mondo del calcio. C’è bisogno di un aiuto concreto per non distruggere il futuro dei nostri ragazzi e vanificare i sanguinosi sacrifici delle famiglie coinvolte nel mondo dello sport".