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Sponge BOMB nucleare: il lato oscuro del cartone

Avete presente la famosa spugna gialla che vive nei fondali marini con i suoi amici? Parliamo di SpongeBob, personaggio principale dell’omonima animazione. SpongeBob SquarePants è un cartone animato statunitense ideato dal biologo marino Stephen Hillenburg e andato in onda per la prima volta nel 1999.
Il cartone è rinomato per le avventure del personaggio principale, dal quale trae il nome l’ animazione, e il suo un gruppo di amici nei fondali marini di Bikini Bottom (in italiano “nel profondo di Bikini”). I personaggi principali sono dei pesci, spugne marine, calamari, stelle marine, che hanno le abitudini e le caratteristiche classiche degli esseri umani.
L’animazione si distingue per la sua ilarità e spensieratezza della trama, che la rende adatta ad un pubblico di bambini. Non è tutto oro quel che luccica, però, le realtà che si cela nel background dell’ideazione sono tutto purché spensierate. Ecco il lato oscuro di SpongeBob!
Il creatore Stephen Hillenburg, biologo marino, fu ispirato nell’ideazione del cartone da fatti storici realmente accaduti. Si tratta delle molteplici sperimentazioni nucleari statunitensi nell’Atollo di Bikini. Ma cosa c’entrano le sperimentazioni nucleari con un'animazione per bambini? I personaggi di Spongebob, in realtà, sono dei pesci geneticamente modificati a causa delle esalazioni nucleari scatenate dai bombardamenti, che quindi, avendo perso la loro reale natura, vivono come gli esseri umani in un mondo parallelo sottomarino. I fatti prendono spunto particolarmente dall’ esplosione del 1 marzo 1954 ( una delle molteplici), che produsse una potenza mille volte maggiore a quella di Hiroshima e Nagasaki, creando un squarcio indelebile nell’ Atollo di Bikini. A distanza di quasi settant’anni l’arcipelago di Marshall, situato nell’Oceano Pacifico, è ancora radioattivo. La popolazione residente fu sfollata all’epoca dei bombardamenti e non vi ha fatto più ritorno.
Gli ex nativi negli anni hanno più volte chiesto infruttuosamente risarcimento agli Stati Uniti.
Ad oggi risulta che il tasso di radioattività è superiore a quanto previsto negli accordi tra USA e Repubblica delle Isole Marshall. L’arcipelago quindi non può essere ripopolato e dal 2010 è stato riconosciuto patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO.
Si parla di una delle più atroci sperimentazioni nucleari della storia. Sorvolando la zona è ancora possibile il diametro dell’impatto, dato che una zona dell’arcipelago è totalmente sprofondata.