Sounas salva l'Avellino: pari contro il Giugliano e pioggia di fischi per i lupi
Sounas salva l’Avellino ma il pareggio contro il Giugliano suona come una sconfitta per la squadra biancoverde, che non rialza la testa dopo le quattro sberle subite a Picerno e conferma tanti limiti, che giustificano i fischi ed il malcontento dei tifosi. Pazienza ritrova Armellino e Palmiero, schiera D’Ausilio largo a destra e si affida al tandem Gori-Russo. Quattro giri di lancette e l’Avellino costruisce la prima occasione da gol. D’Ausilio verticalizza per De Cristofaro, che dal fondo serve l’accorrente Sounas, che di piatto scheggia la traversa. I lupi spingono e al 6’ si propongono con un’accelerazione di Russo, che lascia sul posto Caldore e scarica un violento destro, respinto con i pugni da Barosi. Cresce la pressione dei biancoverdi che sono minacciosi ancora con Sounas, murato da un difensore del Giugliano, e poi con un sinistro dalla distanza di Gori, che non crea particolari affanni a Barosi. Il Giugliano non resta a guardare e al 15’ sfrutta un clamoroso sbandamento della difesa irpina con Padula, che sfugge ad Armellino ma sciupa con un pallonetto che non centra la porta. Il pericolo scampato fa suonare il campanello d’allarme in casa Avellino mentre il Giugliano prende le misure e soprattutto comanda le operazioni in campo. La spinta della squadra di Pazienza è meno intensa anche per merito degli ospiti che sono ben messi in campo e sempre pronti ad accendere la velocità di Njambe sulla corsia sinistra. La dimostrazione arriva al 36’ quando Iannarilli si distende sulla propria sinistra negando la gioia del gol all’esterno camerunense. Al 42’ un errore di Sounas propizia la ripartenza del Giugliano, che viene chiusa alla perfezione da Ciuferri che disorienta uno svagato Frascatore e castiga Iannarilli firmando il vantaggio dei tigrotti.
Si riparte e il Giugliano avvisa subito l’Avellino con un’accelerazione di Padula che si porta a spasso tutta la difesa irpina e poi alza troppo la mira con un fendente oltre la traversa. La compagine di Pazienza è farraginosa e sbaglia tante letture offensive ma al 60’ dal versante destro D’Ausilio confeziona un cioccolatino per Sounas che anticipa Solcia e fulmina Barosi per il pareggio dei lupi. Il popolo biancoverde si rianima e crede nel ribaltone. Dopo il cooling break, al 76’ Redan rileva Palmiero. Sette minuti doppio Frascatore e Gori vengono sostituiti da Enrici e Vano che subito ci prova ma la sua conclusione è centrale. Troppo poco in un finale che non regala il sussulto giusto fatta eccezione per l’espulsione di De Cristofaro. Il pareggio è un brodino insipido, l’Avellino non si sblocca ed incassa i meritati fischi dei propri tifosi. La panchina di Pazienza traballa.