Sinner e gli altri: la top 5 dei tennisti italiani più forti di sempre
Il tennis italiano ha avuto spesso protagonisti ai vertici di questo sport ma in pochissime circostanze sono riusciti ad imporsi nei tornei che contano di più al mondo, i Major, vale a dire Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open. La classifica degli italiani che più hanno rappresentato questo sport nel mondo, molto spesso, non coincide con quella dettata dal ranking ATP. L’unica eccezione in cui un atleta azzurro è stato al primo posto riguarda Jannik Sinner, che all’inizio del 2024 è stato anche l’unico tennista nostrano ad imporsi per la prima volta agli Australian Open. Oggi da numero 1 al mondo e protagonista indiscusso del panorama mondiale viene considerato stabilmente tra i favoriti. È stato indicato in cima alla lista dei possibili vincitori anche dalle quote sui match di Wimbledon, nonostante la superficie erbosa non sia considerata come la sua preferita. La giovane età dell’altoatesino (compirà 23 anni il prossimo 16 di agosto) lascia presupporre ampi margini di crescita per l’atleta, con gli addetti ai lavori che si immaginano una lunga carriera in opposizione all’altro grande giovane presente nel panorama internazionale, Carlos Alcaraz.
Tra i tennisti italiani più forti di sempre ancora attivi nel panorama internazionale ci sono senza dubbio Matteo Berrettini e Fabio Fognini. Quest’ultimo è ormai sul viale del tramonto della carriera, ma l’apice è stato nel 2019, quando arrivò in nona posizione nel ranking ATP. Il miglior risultato in termini di Slam è un quarto di finale ottenuto sulla terra rossa di Parigi, in occasione del Roland Garros. Secondo gli osservatori ed appassionati del tennis, però, a giocare in negativo nella carriera dell’atleta ligure è stato l’aspetto caratteriale, che lo ha spesso penalizzato a fronte di un indiscusso talento.
Berrettini è invece considerato tra i più forti tennisti sull’erba: non a caso il suo miglior piazzamento è avvenuto a Wimbledon, con una finale persa nel 2021 contro il precedente numero uno al mondo, Novak Djokovic. L’atleta romano ha raggiunto il sesto posto del ranking ATP nel gennaio 2022, per poi però iniziare una drammatica discesa dovuta ad un susseguirsi di infortuni che hanno evidentemente arrestato la carriera. Nell’ultimo match contro Sinner, giocato proprio all’edizione 2024 di Wimbledon, è sembrato sulla strada giusta per tornare ai suoi livelli, ma l’elemento che più è mancato nel corso degli anni è stata la continuità.
Sicuramente al vertice dei tennisti italiani più forti di sempre si colloca però Nicola Pietrangeli, nelle prime posizioni del ranking dal 1959 al 1960 (epoca precedente all’era Open). Talento purissimo e indiscusso, è ad oggi l’atleta azzurro che vanta più tornei in bacheca, ben 44, e l’unico ad essere ammesso nella Tennis Hall of Fame. Per quanto riguarda gli Slam, ha trionfato per due volte a Parigi mentre si è fermato in semifinale a Wimbledon. Infine, merita senza dubbio una menzione tra i top 5 italiani Adriano Panatta, da molti considerato come l’azzurro più rappresentativo di questo sport avvicinando a questa disciplina sportiva milioni di persone. Il 1976 è senza dubbio il suo anno sportivamente migliore con il successo agli Internazionali d’Italia e a Parigi, oltre al quarto posto nel ranking.