Scoperta a Catania una tratta di giovani nigeriane, arresti in tutta Italia
L’hanno chiamata “Promise land”, come la terra promessa che le giovani migranti nigeriane pensavano di trovare una volta attraversato il Mediterraneo e sbarcate in Italia. Invece era un inferno di botte, soprusi e prostituzione.
È l’operazione con cui la squadra mobile, dopo una lunga e complicata inchiesta con la Dda cominciata quando i migranti tre anni fa sbarcarono a Catania dalla nave Ong Aquarius, ha chiuso oggi il cerchio su un gruppo criminale specializzato nella tratta di esseri umani. Sono in corso diversi arresti in tutta Italia. Accertate numerose vicende di tratta che hanno come vittime giovani donne nigeriane sfruttate.
Lo sbarco avvenne a Catania il 7 aprile 2017. Due giorni prima la Aquarius, nave all’epoca gestita da Sos Mediterranee e Medici senza frontiere, due giorni prima aveva preso a bordo 432 persone salvate nel Mediterraneo centrale in quattro diverse operazioni di Sar (ricerca e soccorso) condotte assieme alle navi Sea Watch 2 dell’omonima ong tedesca e Phoenix della maltese Moas. Il 2017 fu, con i due precedenti, tra gli anni che hanno registrato il numero più alto di arrivi di migranti in Italia.