"Qua la mano" di Felice D'Amico: brano italo-cinese che celebra l'unione tra i due popoli
Il 13 novembre è stato pubblicato il nuovo videoclip musicale di Felice D’Amico: “Qua la mano”. D'Amico, noto violinista campano, ha composto il brano, poi tradotto e cantato da Mario Chen e dal chitarrista Pasquale Curcio che ha lavorato anche agli arrangiamenti nel suo studio Athena di Paestum, sotto la supervisione di Al Bano Carrisi. E' proprio grazie al cantante pugliese che Felice incontra Mario Chen, imprenditore cinese giovane ed intraprendente con l’hobby della musica. Tra i due scatta subito un certo feeling e dopo aver ascoltato una registrazione di una serata karaoke di Mario, il violinista D'Amico intravede subito la possibilità di realizzare un brano bilingue italo/cinese. La scelta delle location che hanno ospitato la realizzazione del progetto e le immagini rappresentative di solo alcuni dei luoghi più belli del nostro paese rispondono a una piacevole commistione visiva, unita a quella musicale che trova espressione nel violino di Felice, nei suoni e nello stile che rimandano nell’immediato alla Cina.
La coincidenza vuole che questo brano, che parla di due nazioni entrambe pregne di una storia millenaria e della loro voglia di volersi bene e di proteggersi reciprocamente nasca proprio nell’anno che celebra i 50 anni di rapporti diplomatici tra Italia e Cina. Le immagini della via della seta o anche quella del calice di vino, a cui si fa riferimento nel testo del brano, vogliono senza omba di dubbio rappresentare la sentita congiunzione tra questi due popoli. C'è tanta speranza anche per quello che sarà il futuro dell'umanità. Il desiderio di andare finalmente a scoprire un mondo che ha superato la pandemia dovuta al Covid-19. Mai come ora tutti noi desideriamo, per le nostre vite terrene, un cammino più sereno e sicuro dal punto di vista sanitario. Frase simbolo di questo messaggio è la seguente: "Se la tempesta ci sarà, poi l'arcobaleno arriverà".