Poliziotti uccisi a Trieste, il Sap: "Difetto nelle fondine"
L'equipaggiamento dei poliziotti uccisi in Questura è ora sotto la lente. Le indagini sulla sparatoria di ieri a Trieste dovranno chiarire l'esatta dinamica dei fatti e in che modo il 29enne Alejandro Augusto Meran, sia riuscito a disarmare l'agente Pierluigi Rotta prima di colpire lui e il collega Matteo Demenego. A questo proposito gli inquirenti hanno sequestrato le fondine in dotazione alle due vittime per verificarne l'integrità. Da una prima analisi non risulterebbero danni tali da comprometterne la funzionalità. Ma dal Sap (il sindacato autonomo di polizia) arriva un j'accuse. A costare la vita ai due agenti "sarebbe stato un difetto nelle fondine", sottolinea il segretario Stefano Paoloni . "Uno dei due agenti aveva già avuto problemi con la fondina rotante e gliene era stata data un'altra di vecchio tipo che non permette di bloccare l'arma al suo interno - spiega ancora Paoloni -. All'altro collega che invece aveva la nuova fondina rotante - spiega Paoloni - è stata sfilata l'arma insieme al dispositivo di contenimento, poiché il supporto ha ceduto rompendosi".