Orban: “L’Europa umilia gli ungheresi. Non accoglieremo mai i migranti”
Alla fine il Partito popolare europeo ha preso la decisione più attesa: oggi i suoi eurodeputati saranno liberi di votare «secondo coscienza» se attivare oppure no l’articolo 7 del Trattato contro l’Ungheria. L’esito delle votazioni, che aprirebbero un percorso sanzionatorio verso Budapest, è del tutto incerto: per l’approvazione servono i due terzi dei votanti. Però, rispetto ai giorni scorsi, il fronte di chi vuole dare una lezione a Viktor Orban si è gonfiato notevolmente. Lo stesso Manfred Weber - capogruppo dei popolari, candidato alla presidenza della Commissione e sostenitore del dialogo con il fronte sovranista - ha deciso che è necessario mandare un segnale. «Io voterò a favore» ha detto ieri sera al termine della riunione con il gruppo, facendo scricchiolare il terreno sotto i piedi del leader di Fidesz. E questa è la vera novità.