Open Arms: "Italia e Spagna diano i mezzi per lo sbarco dei migranti"
Sale la tensione sulla Open Arms, imbarcazione della ong spagnola con 107 migranti a bordo a largo di Lampedusa. Ieri, dalla Spagna, è arrivata la proposta di fare attraccare la nave in un porto delle Baleari, - Palma di Maiorca o di Mahon, a Minorca - più vicino rispetto a quello indicato qualche ora prima ad Algeciras, in Andalusia. Dopo aver rifiutato la prima opzione a causa della situazione a bordo, con i migranti allo stremo che non ce la farebbero a sostenere un viaggio così lungo - il comandante della nave, Marc Reig, ha ribadito la necessità di "sbarcare subito". "Con la nostra imbarcazione a 800 metri dalle coste di Lampedusa - scrive l'Ong in un comunicato stampa. -, gli stati europei stanno chiedendo a una piccola ONG come la nostra, di affrontare 590 miglia e 3 giorni di navigazione, in condizioni metereologiche peraltro avverse, con 107 persone stremate a bordo e 19 volontari e volontarie molto provati che da più di 24 giorni provano a garantire quei diritti che l'Europa nega. Se davvero un accordo è stato trovato, è indispensabile che Italia e Spagna si assumano la responsabilità di garantire, mettendo a disposizione tutti i mezzi necessari, che queste persone finalmente sbarchino in un porto sicuro".