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Mercenari filo russi in guerra: interrogato un irpino

Ha risposto a tutte le domande del gip il 33enne di Chiusano San Domenico, Antonio Cataldo, finito al centro di un’inchiesta della Procura di Genova su un’associazione finalizzata al reclutamento e al finanziamento di mercenari anti-governativi. I soldati erano destinati a rinforzare le milizie russe nelle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, in Ucraina. Un’organizzazione che per gli inquirenti ruotava intorno ad Andrea Palmieri, 39 anni, detto il «generalissimo», rifugiato in Ucraina con altri due latitanti e presunti foreign fighters: il 29enne Gabriele Carugati, di Varese, e il 42enne bresciano Massimiliano Cavalleri. I soldati, per gli investigatori, non venivano reclutati solo in Italia ma anche in Spagna e Scandinavia, e venivano pagati a seconda della prestazione: da poche centinaia di euro per l’impiego nella singola battaglia fino a cifre più elevate per una permanenza più duratura. Chi si arruolava apparteneva a diversi ambienti. Antonio Cataldo, invece,  ha un passato militare a Panama, in Libia e in Siria. Il punto di partenza dell'indagine è il fattore "estrema destra".