Libia, Haftar fa chiudere i porti petroliferi
La Compagnia petrolifera nazionale libica (Noc) ha dichiarato lo stato di "forza maggiore" nei terminal petroliferi del golfo della Sirte che di fatto significa la chiusura dei porti. Lo riporta un post sulla pagina Facebook della Noc dove si precisa che il Comando generale di Khalifa Haftar e le Guardie degli impianti petroliferi hanno dato istruzioni per "fermare le esportazioni di petrolio" da cinque scali tra cui Sidra e Ras Lanuf. L'annuncio arriva alla vigilia della conferenza di pace di Berlino che riunirà i rappresentanti delle due forze libiche in guerra insieme ai leader internazionali. Un atto di pressione se non di minaccia. Al Haliq Al Zawi - leader della tribù Zouaiya dell'Est libico - ha spiegato: "Il movimento mira a prosciugare le fonti di finanziamento del terrorismo bloccando le entrate petrolifere, e a chiedere il ritorno della sede della compagnia petrolifera nazionale a Bengasi". Il capo tribale ha dichiarato che sono già stati chiusi il giacimento di Al Sarir e bloccato il porto petrolifero di Zueitina, e "domani assisteremo alla sospensione delle attività in tutti i giacimenti petroliferi e quindi alla sospensione di tutti i terminal nella parte est del paese".