"Dopo la telefonata di ieri con il presidente americano Trump il ritiro americano è passato dalle parole ai fatti. Ho detto a Trump chiaramente che siamo pronti a entrare in Siria in qualsiasi momento", ha spiegato il capo di Stato turco ai giornalisti, prima di partire per la Serbia. "In Siria - ha aggiunto Erdogan - ci sono i terroristi dell'Isis detenuti dagli Usa, rispetto ai quali i media hanno fornito numeri esagerati. Ora questi detenuti saranno trasferiti rapidamente, ho dato istruzioni precise in questo senso". Erdogan ha poi annunciato che a metà mese è probabile una sua visita negli Stati Uniti per fare il punto della situazione in Siria e sull'acquisto dei jet da guerra F35 da parte di Ankara.