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La mamma di Elena: "L'ho uccisa girata, non volevo guardarla"

Martina Patti, la mamma di Elena , figlia uccisa a coltellate alla tenera età di 5 anni, continua a riferire al gip in merito al giorno dell'uccisione. La donna accusata di omicidio volontario e occultamento di cadavere, ha raccontato al Gip di non ricordare tanti passaggi del tragico giorno, come se si trovasse in uno stato non lucido, senza avere la consapevolezza delle proprie azioni.  "Ho portato Elena nel campo, le ho fatto del male e non ricordo altro. In quel momento ero una persona diversa. Mentre la colpivo ero girata, non volevo guardarla. Non so neanche quale sia stata la sua reazione. Probabilmente era ferma". Il giudice però sottolinea che nonostante tutto ciò che viene dichiarato in sede di colloquio Martina Patti era più che lucida, anzi calcolatrice. Nessun segno di pentimento e la messa in scena del finto rapimento. Due elementi chiave che tendono a far emergere un quadro di spregiudicatezza e crudeltà.