La Guerra Civile Spagnola 80 anni dopo. Di Youssef Marzullo
La Guerra Civile Spagnola (1936-1939) fu il primo conflitto armato in cui l'aviazione rivestì un ruolo decisivo. I ripetuti bombardamenti che colpirono la "zona repubblicana" inaugurarono un nuovo modello di scontro bellico, all'interno del quale la retroguardia si convertì in fronte di guerra e la popolazione civile in bersaglio per il nemico. I bombardamenti della Catalogna produssero migliaia di morti, feriti e danni materiali, focalizzando l'attenzione sulle città di Barcellona, Lleida, Granollers, Tarragona, Reus o Figueres. Bisogna dare risalto alla resistenza delle cittadine e dei cittadini, che costruirono centinaia di rifugi antiaerei in tutta la Catalogna per fare fronte agli attacchi indiscriminati dell'aviazione fascista, principalmente italiana e tedesca, che appoggiava militarmente l'esercito franchista. Negli ultimi anni è stato portato a compimento un importante lavoro di ricerca documentaria e di rivalorizzazione di questi rifugi, alcuni dei quali sono stati catalogati come patrimonio memorialistico e resi visitabili per mostrare gli orrori della guerra e per mettere in risalto il fatto che la loro costruzione si basò su forti vincoli di solidarietà umana e sul significato contributo offerto da donne e bambini. In contrasto con la distruzione e i crimini dei golpisti, la cittadinanza si distinse per una prodigiosa capacità organizzativa basata sul senso civico, sul lavoro colletivo, sul volontariato e la resistenza sociale.