Intervista a Dalila Antonelli, modella negli shooting e tanto altro
Dalila Antonelli, 18 anni, è una giovane ed emergente modella da tenere d’occhio. Nata a Mercato San Severino nel 2002 da entrambi genitori della provincia di Salerno, è cresciuta ed abita tuttora a Mercogliano, comune a pochi passi da Avellino. Ha mosso i primi passi da modella partecipando ad alcuni shooting fotogratici ma in lei vige la passione innata anche per la musica e la poesia.
Le abbiamo fatto alcune domande per conoscerla meglio ed abbiamo scoperto la sua personalità solare ed elegante.
Vi lasciamo anche il link al suo profilo Instagram:
https://www.instagram.com/dalilaantonelli/
Intervista di Youssef Marzullo
Grazie per aver accettato quest’incontro. Partiamo così. Ti ami definire amante dell’arte a 360 gradi. Per te cos’è l’arte?
Innanzitutto grazie a voi per quest’opportunità. Beh, la domanda pur essendo affascinante non è certo semplice. Credo che il concetto di arte significhi per noi esseri umani, poter esprimere la propria creatività. La creatività che ognuno di noi conserva dentro sè stesso dalla nascita. Naturalmente non tutti hanno lo stesso modo di vedere l'arte, ci sono diverse sfaccettature. Personalmente a 360 gradi sono stata sempre incline all'arte. E' sicuramente verso la musica la propensione maggiore che io abbia mai avuto almeno finora. Togliermi la musica significherebbe togliere una parte del mio essere, non sarei più la stessa persona. Senza dubbio i miei generi preferiti sono la musica etnica e quella tribale, ed è già da tempo che navigo in questi due mondi. D'altro canto ho scritto anche brani rap molto consapevoli. Dare una definizione circoscritta all'arte è impossibile, non è qualcosa di limitato. Sono sempre stata convinta che l'arte abbia il potere di far cambiare la percezione della nostra vita, nel senso che può farci vedere il mondo in modo diverso. A me è capitato, credo sia un sentimento straordinario, l'arte può incidere in tutti i periodi della nostra esistenza.
Analizziamo il tuo approccio da modella in alcuni shooting fotografici, vale a dire le tue prime esperienza nel mondo della moda. Come reputi quest’attività?
Uno shooting fotografico non rappresenta solamente una sequenza di scatti o di riprese video ma è un lavoro che coinvolge più soggetti, in cui è richiesta la capacità di comunicare l’identità di un brand in maniera credibile e autentica. Il compito di modelle e modelli è proprio quello di saper esprimere al meglio l’immagine che l’azienda intende comunicare all’interno di una campagna pubblicitaria, uno spot o un catalogo. Ho appreso che soprattutto lo studio della location dello shooting fotografico, gli schemi di luce e le potenzialità dei macchinari utilizzati, sono ovviamente elementi primari per ogni fotografo professionista che vuole eseguire uno shooting di successo. Gli shooting consentono ai fotografi di esplorare la loro creatività, e vedere realizzate in concreto le proprie idee all'interno di un particolare contesto. Mi piace l’idea che il corpo possa essere espressione. Un fotografo di Napoli mi ha insegnato proprio questo: alla base di tutto c’è l’espressione sotto tutte le sue sfaccettature. Sono perfettamente consapevole che spesso il contesto shooting venga sottovalutato e la considerazione di quest'attività sia estremamente superficiale. Naturalmente ogni realtà è differente, credo sia evidente che ad esempio una piccola cittadina come Avellino non sia comparabile con una città grande e radicamente avanzata nei meccanismi della moda. La prima volta che posai sembrava lo avessi fatto sempre in modo naturale e riconosco che nonostante gli errori e l’inesperienza questo sia già un buon punto di partenza.
Posare per servizi fotografici, ed essere spesso al centro dell’attenzione, ha mai creato problemi ai tuoi rapporti interpersonali?
Assolutamente no. Forse ho avuto un po’ di difficoltà all’inizio quando ho cominciato ad affacciarmi a questo mondo, ma poi ho capito che rimanere se stessi è sempre la scelta migliore da prendere. Aiuta a mantenere stabili i rapporti, stretti prima che iniziassi questo percorso, e a gestire con più naturalezza quelli nuovi.
Qual è il tuo rapporto con i social? Quale ti piace di più e perché?
Il mio rapporto con i social è molto spontaneo e poco “costruito”. Su Instagram soprattutto ho sempre parlato di qualsiasi cosa. Posto brani musicali o film che mi colpiscono particolarmente, poesie, la mia opinione su fatti di attualità, le mie altre attività preferite. Instagram i è comunque il social che preferisco perchè è capace di metterti in connessione con un numero maggiore di persone.
Progetti futuri?
Uno dei miei desideri per il futuro, almeno prossimo, è sicuramente quello di mantenere attive tutte le sponde artistiche che contraddistinguono la mia personalità a pieno. Come dicevamo prima sono un’amante dell’arte a 360 gradi. Per quanto riguarda il percorso di studi, dopo il liceo, avrei in mente di iniziarel’universitàe scegliere Scienze dell’educazione o antropologia. Chi vivrà vedrà.