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Inflazione. Si mangia? E perché NON si mangia quando è presente

Inflazione. Si mangia? E perché NON si mangia quando è presente.
È visto dai più come un termine freddo e astratto, maneggiato da giornalisti e burocrati di ogni specie, grigio come le loro giacche impaludate al mattino o bianco come una pallina da ping-pong che rimbalza in TV, oppure ancora è una patata bollente senza ricevitore o risposta. "Inflazione" non è parola nuova e nuovo non ne è il fenomeno. Pare non a caso dilaniasse civiltà fin dall'Antica Roma. Qualche decennio dopo la nascita di Cristo infatti il governo di Nerone svaluta il "denarius" sostituendone la base di bronzo a quella d'argento, troppo nobile e costosa. Dall'eccezione al vizio la strada è breve: nel quarto secolo il prezzo del grano è, da non credere, ben due milioni di volte più alto. In un certo senso una concausa dell'estinzione del più grande impero fu proprio economica, oltre al rapporto con i barbari et similia. Non ne fu risparmiato il conio regale inglese. Re Enrico Ottavo pensò bene di correre ai ripari della spesa per guerre, divorzi e matrimoni… beh molti matrimoni, proprio innescando inflazione. L'America rivoluzionaria fece piovere il dollaro nel baratro stampandone così in abbondanza da risultare poco più utile di coriandoli. A tamponare fu Alexander Hamilton, che ne collegò il valore all'oro. Ma figure come Elisabetta I, che successe ad Enrico combattendone i problemi, ed Alexander Hamilton, non sono la norma. La norma è l'auto sabotaggio dell'umanità per le vie di una cattiva gestione. Anche Weimar ne conobbe gli effetti: in una temperie culturale che permise alla storia di fare la conoscenza del nazional-socialismo. Le crisi di Argentina e Zimbabwe in tempi più recenti sono ad essa connesse.
Ma cos'è esattamente l'inflazione?
Può essere non monetaria o monetaria. La prima nasce da un evento naturale, come un terremoto che interrompa la produzione. Di ben altra stoffa è l'inflazione monetaria, un tessuto avvelenato da noi stessi. Si parla di distorsione dei prezzi che occorra quando il denaro perda valore. Lo sentiamo anche a pelle quando di settimana in settimana lo scontrino della spesa pare impennare anche di decine di euro senza spiegazioni apparenti. Continua...