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Il concetto di "economia circolare": l'approfondimento

A causa dei grandi canali d’informazione (televisioni, social network), nel quotidiano in misura sempre maggiore si sente parlare di “economia circolare”. Proprio poiché di recente natura, accostata al concetto di economia circolare non vi è ancora una vera e propria definizione condivisa dalla comunità scientifica.

Essendo molteplici le caratterizzazioni del concetto relativo alla circolarità del sistema produttivo, quando si parla di economia circolare si fa riferimento a tutte quelle operazioni che implicano “condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile”.

Con tali attività si incrementa inevitabilmente il periodo di vita utile di un prodotto, riducendo l’estrazione di risorse naturali e al contempo rendendone efficiente ogni utilizzo.

Mediante il modello di economia circolare ci si contrappone al modello economico lineare “take-make-dispose”. Il secondo caso segue una logica sequenziale “produrre-utilizzare-gettare”; esso è fondato principalmente sull’ipotesi di ingenti quantità di risorse a disposizione. Questo modello col passar degli anni però, è divenuto sempre meno sostenibile a causa di numerose esternalità ambientali negative: impatto ambientale notevole, consumo di fonti energetiche fossili, emissioni di anidride carbonica…
Diviene dunque necessaria una transizione al primo modello. Nella “circular economy” si deve tener conto di ogni condizione per limitare l’apporto di materia ed energia in ingresso, minimizzando scarti e perdite in uscita.

Parte ultima del ciclo di vita di un prodotto nel modello dell’economia circolare diventa il riutilizzo dell’elemento modulare dell’architettura del materiale. Mediante architetture modulari aumenta il grado di personalizzazione di un prodotto e si facilita il suo riutilizzo: scorporando l’output divenuto ormai obsoleto è possibile reintegrare le parti modulari anche in mercati completamente differenti da quello relativo all’input iniziale.