Iandolo: "Il consiglio comunale ritorni centrale nel dibattito della città"
Il capogruppo di APP in consiglio comunale, Francesco Iandolo, ha consegnato al Presidente Maggio il sollecito per portare in aula mozioni, ordini del giorno e interpellanze presentate da tempo e mai discusse.
Temi di interesse generale, spesso emersi dal dibattito pubblico e dalla cronaca, che la presidenza del consiglio non ha mai ritenuto proporre nemmeno tra i temi da trattare. Una grave compromissione del diritto di iniziativa dei consiglieri ma soprattutto una grave mancanza nei confronti dei cittadini che hanno il diritto di ascoltare nel luogo deputato informazioni, progetti e iniziative in corso. Il Consiglio, infatti, non può ridursi a semplice luogo dove votare pratiche di interesse esclusivo dell’amministrazione.
Tra i temi sollevati quelli relativi all’antimafia sociale come l’Adesione ad Avviso pubblico, la costituzione di una commissione comunale antimafia e la costituzione di parte civile del comune di Avellino nei processi fino a quelli dell’accoglienza e dell’integrazione con l’adesione al Sistema Sai e all’ambiente con l’impegno ad attuare la legge che prevede la piantumazione di un albero per ogni nuovo nato e minore adottato.
Ma ancora le interpellanze sulla procedura di commissariamento dell’Azienda Consortile e che fine ha fatto la dichiarazione di pubblico interesse dello Stadio Partenio e lo stato delle strutture sportive in città.
Insomma, tutte questioni su cui la cittadinanza chiede risposte serie e impegni da parte dell’amministrazione che si trincera dietro silenzi o annunci spot. L’assenza delle Commissioni consiliari, inoltre, ha reso ancora più difficile discutere e proporre soluzioni anche favorendo un clima collaborativo tra tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione che pure in passato si sono trovati d’accordo a sostenere iniziative nell’interesse generale.
Da sottolineare, inoltre, come al pari dei temi mai discussi la non applicazione di deliberazioni di Consiglio Comunale. Dalla dichiarazione di emergenza climatica e ambientale, per cui il Comune di Avellino e la Presidenza del Consiglio in più di due anni non hanno mosso un dito, alla Cittadinanza Onoraria per Patrick Zaki. Sono mesi che il gruppo consiliare Avellino Prende Parte, chiede il ripristino dello striscione all’esterno del comune e una campagna di informazione alla cittadinanza per sostenere la liberazione dello studente egiziano in carcere da oramai 20 mesi.
Questo atteggiamento mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni che si mostrano incapaci di raccogliere le sollecitazioni provenienti dalla società civile, sordi agli appelli di chi vuole partecipare o comunque conoscere le posizioni e gli orientamenti dell’amministrazione su tematiche importanti per la vita di ciascuno.