I vaccini e i loro effetti sul mondo
Uno studio pubblicato su The Lancet in data 23 Giugno 2022 stima che, nel periodo di tempo in cui il mondo era ancora privo di mezzi utili per prevenire Covid-19, ben 31,4 milioni di morti siano avvenute a causa dell’infezione.
Grazie alla vaccinazione, invece, sono state evitate 19,8 milioni di morti in 185 paesi. Numeri impressionanti, che dimostrano come i vantaggi di una sana ed efficiente campagna vaccinale si riflettono proprio sulla salvaguardia della salute pubblica.
Ma quando una campagna vaccinale può dirsi “efficiente”? Ebbene, analizziamo il problema da un’altra prospettiva. Lo studio suggerisce che, nell’ipotesi di poter raggiungere l’obiettivo dell’impianto COVAX ( COVID-19 Vaccines Global Access ) del 20%, 156900 decessi aggiuntivi sarebbero stati evitati.
Al 40% si sarebbero salvati 599300 pazienti in più.
Il punto sta proprio nella copertura internazionale: più territori aderiscono alla vaccinazione pubblica, maggiore sarà la protezione della popolazione.
Paesi con un numero di vaccinati eccessivamente basso permettono a Sars-CoV-2 un margine di probabilità troppo alto di poter subire mutazioni e generare varianti.
Quando poi queste varianti si rivelano in grado di bypassare la difesa immunitaria dei vaccinati, ecco che il problema si complica per tutti…
Rallentamenti, disparità economiche, infrastrutture cliniche inadeguate e scetticismo generale sono da sempre i grandi nemici di ogni campagna vaccinale.
Si pensi alla Repubblica Democratica del Congo, in cui 114000 dosi di vaccino sono scadute a causa di pessime condizioni di conservazione delle stesse. Addirittura, in Ucraina molte regioni hanno cessato la campagna vaccinale a causa dell’invasione russa.
Una buona copertura vaccinale mondiale, dunque, soddisfa ampiamente requisiti non soltanto etici, ma anche pragmatici e sanitari.