Gengaro: "Nargi parla di una Avellino che non c'è"
"Laura Nargi, vice sindaco uscente nella giunta guidata da Gianluca Festa e ora candidata sindaco della coalizione civica composta da “Siamo Avellino”, “Davvero” e “Viva la Libertà”, continua a rappresentare una Avellino che non c’è. Insiste a consegnare, innanzitutto a se stessa, un quadro assolutamente distante dalla realtà e questo atteggiamento, se è in parte giustificabile nel momento in cui le tocca enfatizzare i dati di un bilancio amministrativo assolutamente disastroso, assume i caratteri della mistificazione nei confronti di una comunità verso la quale in questi anni ha avuto importanti responsabilità. Tant’è e saranno gli avellinesi a giudicare presto. Intanto, soprattutto in campagna elettorale, occorrerebbe attenersi a un criterio di verità. Laura Nargi sostiene che il Comune di Avellino è stato già interessato da una importante operazione di digitalizzazione e, quindi, sarebbe vano e pretestuoso chiedere di programmare un progetto del genere. La risposta potrebbe venire immediatamente dai cittadini, i quali sono costretti a fare i conti con un servizio di anagrafe arretrato e non aggiornato, dove lo stato civile è fermo più o meno a tre anni fa a dispetto del “processo di piena e completa digitalizzazione della macchina amministrativa, con l’obiettivo di offrire ai cittadini servizi più efficienti ed accessibili, semplificando le procedure e riducendo i tempi di attesa”. Lo chiara il candidato a sindaco di Avellino, Antonio Gengaro.
"Rimanendo agli atti, conviene invece ricordare che Comune di Avellino nel luglio 2022 ha sì adottato il Piano Triennale per l’Informatica predisposto per la Pubblica amministrazione dall’Agenzia per l’Italia digitale limitandosi a contemplare le linee d’azione strategiche che vi erano contenute: i cittadini, che sarebbero dovuti essere al centro dell’azione, non solo ne sono stati tenuti ai margini, ma non hanno potuto nemmeno essere messi in condizione di conoscere quanto l’ente locale producesse. Non pubblicare 170 delibere di giunta non è precisamente un comportamento in coerenza con il dovere etico di una amministrazione pubblica e con il diritto democratico dei cittadini.
Né Laura Nargi può menar vanto di essere stata vice sindaco di una giunta che ha cablato l’aula del consiglio comunale quando poi questo spazio nell’edificio del Municipio è stato mortificato in una assurda coabitazione con un corso di laurea triennale promosso dall’Università degli Studi di Salerno: a tutto danno dei cittadini e con improbabile utilità per gli stessi studenti.
La giunta Festa-Nargi ha smantellato uffici e servizi comunali. Oggi si intesta progetti del Pnrr che in realtà risalivano ai tempi dell’amministrazione di Paolo Foti, recuperati in tutta fretta dai cassetti nell’incapacità di misurarsi con una fase il cui il Comune era stato chiamato a ben altro protagonismo e comunque rielaborati in dubbie modalità di cui si sta occupando l’indagine della Procura di Avellino. Oggi rivendica di aver ripulito l’aria di Avellino, salvo registrare gli impietosi dati dell’ultimo rapporto di Legambiente che sottolineano un quadro di emergenza ambientale. Oggi ha fatto scivolare la città in uno dei punti più bassi della sua storia. Dopo tutto ciò, e magari anche altro che verrà, da Laura Nargi ci si attenderebbe soltanto una sana e corretta autocritica”.