G7 Biarritz, Amazzonia e dazi nodi da sciogliere al vertice
Le spiagge di Biarritz, normalmente popolate di bagnanti abbronzati e surfisti scatenati, sono off limits in queste ore, presidiate da un cordone forte di 13mila agenti qui schierati per l’apertura del vertice internazionale del G7. I big della politica mondiale si sono dati appuntamento qui per discutere di Amazzonia e dazi commerciali e per tentare di ricomporre il domino delle ingerenze tra superpotenze. L’immagine rassicurante, stile cartolina, l’hanno confezionata Donald Trump ed Emmanuel Macron, a pranzo davanti al mare. Sono tanti gli argomenti spinosi che arrovellano i Sette Grandi, a cominciare dalla guerra commerciale, che Trump minaccia ora di far dilagare fino a toccare i celebrati vini francesi, per arrivare alle misure per rallentare i cambiamenti climatici. Sul piano dell’ordine pubblico, si registrano i primi scontri, a una ventina di chilometri da Biarritz, che hanno fatto registrare 4 feriti e 17 fermi. Una manifestazione anti-G7 ha costretto in serata a sparare acqua con gli idranti. La convergenza in zona di fruppi di facinorosi è attesa per domani. L’attività di Macron per questo vertice, nel quale vorrebbe suggellare la sua figura di leader internazionale, continua a ritmi febbrili. Oltre al pranzo improvvisato con Trump si moltiplicano gli incontri a due con i leader.