Forino, la cultura passa per i più piccoli con letture, albi illustrati e sorrisi da “Il Cappellaio Matto”
La cultura non è solo per i più grandi e i ragazzi, passa anche per i più piccoli e si ferma a Forino. Precisamente nella cartolibreria “Il Cappellaio Matto”. Lì, nel piccolo comune irpino, c’è Rosalia Spolverino, docente di materie letterarie negli istituti d’istruzione di secondo grado e fondatrice di questo luogo di cultura, che accoglie tutti, grandi e piccoli e anche i più piccini. Tra una lettura in Kamishibai attraverso un teatrino di legno (il butai, ndr) e una lettura con gli albi illustrati, da dicembre 2022 nel piccolo comune irpino si svolgono «letture semplici e d’impatto», tra «il divertimento, il sorriso e lo stare insieme».
«L’intento primario è quello di far capire ai bambini che leggere è importante per tanti motivi, per lo sviluppo dell’immaginazione, perché questi bambini sono “appiattiti” dai cellulari - spiega la Spolverino -. È più bello avere un libro in mano, conoscere un albo illustrato. I bambini, attraverso le immagini, devono essere invogliati a leggere. Quello che vorrei far capire ai bambini è questo: vieni rapito dalle immagini che si muovono sul cellulare ma l’albo illustrato ti dà le stesse immagini, più colorate, e a farle muovere sei tu con la tua immaginazione, sfogliando le pagine, leggendo le parole».
Ma la cultura non passa solo attraverso i piccoli, «arriva anche ai genitori, sono tanti i genitori che accompagnando i bambini ad ascoltare le letture si sono appassionati ai libri, hanno iniziato a leggere e hanno iniziato a venire regolarmente agli incontri che abbiamo fatto con qualche autore - continua a raccontare la Spolverino -. È paradossale come il bambino che viene alle mie letture poi insegna ai genitori l’importanza della lettura e del libro, si è creato l’opposto. Ci ho messo un anno per creare questo piccolo circolo di lettori, si è creata una piccola comunità di piccoli lettori che si sono appassionati e in tanti si sono proposti di leggere le storie. Il progetto non è solo quello di ampliare le letture ma anche di renderle inclusive, perché ci sono dei libri con simboli, la cosiddetta comunicazione aumentativa alternativa, e un mio intento non è solo di alimentare le letture ma di renderle anche inclusive per bambini che hanno delle difficoltà, per i genitori e anche per una comunità».
Dal ciclo di storie di Natale iniziato nel dicembre 2022 la Spolverino non si è più fermata, le sue letture «sono nate perché avevo l’esigenza di tirare fuori un qualcosa in un periodo un po’ grigio, ho iniziato per necessità di mettere in atto il mio lato creativo» e da lì poi «si sono accodati tanti amici che si sono proposti di leggere, di aiutarmi a portare avanti “un progetto”. Volevo donare qualcosa a questi bambini che non fosse la solita festicciola o il solito evento comune, qualcosa che potesse rimanere» e col tempo a ogni lettura sono stati associati «i laboratori, sempre a tema lettura». Il riscontro è positivo ogni volta, con le letture di Natale «siamo quasi arrivati a 26 bambini per volta, è una bella soddisfazione, poi i bambini vengono contenti e quando arrivano non vogliono mai andarsene. Con le mie letture i bambini non devono sentirsi a scuola, devono tornare a casa con il sorriso in primis e non devono sentirsi a disagio, sott’esame».
Tra i prossimi eventi che si svolgeranno da “Il Cappellaio Matto”, mercoledì 24 gennaio, alle ore 19, per la Giornata della Memoria ci sarà la lettura del libro “Gli internati liberi di Forino” di Paolo D’Amato, a cui seguirà «la lettura dell’albo illustrato di Stella Baratta come chiusura del mese di gennaio» e a febbraio «partirà un altro progetto, quello di includere i bambini più piccoli, di tre anni, che si chiama “Leggiamo con mamma”, una lettura a coppia che coinvolge il bambino e il genitore, la mamma o il papà, ovviamente sempre con albi illustrati per i più piccoli. Il taglio che voglio dare a queste letture è quello di far conoscere la letteratura per bambini e ragazzi, non solo i libri classici come “Cappuccetto Rosso” o “La fabbrica di cioccolato”. Vorrei far conoscere il mondo dell’albo illustrato invitando illustratori e fumettisti, ho già allestito una mostra e un laboratorio con le tavole di Luigi Mascolo, un fumettista noir», conclude la Spolverino.