Elvis Presley, 41 anni fa l'addio
Elvis Presley morì d’infarto nella sua Graceland, improvvisamente, il 16 agosto 1977. Sì, ci sono leggende che lo vogliono ancora vivo, e testimoni che giurano di vederlo ogni tanto a New York, o alle Hawai. Discorsi che fanno il paio con il finto sbarco sulla luna, gli ufo e Hitler non morto a Berlino. Di sicuro è ancora vivo il mito. Unico. L’icona di un artista che rivoluzionò il modo di esibirsi, mostrarsi, vestirsi e soprattutto, fare soldi con la musica, dischi e cinema. Elvis Presley nasce nel 1935, in una famiglia modesta. A 12 anni riceve in dono una chitarra, e da quel momento la sua vita cambierà, e in prospettiva, il mondo. Elvis inizia a lavorare come camionista. Un autista anomalo, visto il look eccentrico che usava. Ma da subito il suo talento musicale non sfugge a Sam Phillips, della Sun Record, che lo mette sotto contratto. Nel 1954 Elvis Presley muove i primi passi nello spettacolo. Divenne decisivo nella carriera di Elvis l’incontro con il colonnello Parker, un personaggio freddo e metodico che seppe monetizzare al massimo il personaggio Presley, intuendo al meglio come sfruttarlo sul mercato. Elvis Presley trasformò l’industria. Elvis intercettò una diversa necessità di mercato, diventando una icona universale.Tutto quello che Elvis faceva, era magico. Girò 33 film campioni di incassi. Vendette dischi e spettacoli a valanga. E' suo il record di spettatori in tv con quasi due miliardi per il famoso suo concerto trasmesso via satellite.