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Ecco il salvataggio della Banca Popolare di Bari: decreto da 900 milioni di euro

 Arriva il salvataggio della Banca popolare di Bari: il governo approva un decreto che stanzia 900 milioni per Invitalia perché finanzi il Microcredito centrale e gli consenta di acquisire quote della banca. Tra gli obiettivi c’e’ quello di creare una banca d’investimento, che nascerebbe dalla ‘scissione’ delle acquisizioni fatte dal Mediocredito centrale: l’impegno e’ sostenere le imprese del Mezzogiorno. “Il governo è al fianco dei risparmiatori e dei dipendenti della banca”, dichiara il ministro Roberto Gualtieri. Nei prossimi giorni saranno definiti i termini del piano industriale per il rilancio dai commissari della banca, Mediocredito centrale e Fondo mcc e il Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd), che interverrà con sue risorse. La fumata bianca arriva dopo due giorni di scontro e tensioni nel governo. Il premier Giuseppe Conte riconvoca i ministri per approvare quel decreto che era stato stoppato da Matteo Renzi e Luigi Di Maio venerdì notte. E’ a rischio il “tessuto economico” della città e della Regione, avverte il sindaco del capoluogo pugliese, Antonio Decaro. Mentre il governatore Michele Emiliano si dice pronto a intervenire  nell’operazione con risorse della Regione. Secondo alcune fonti, dei 900 milioni stanziati per il 2020 dal governo (da risorse del ministero dell’Economia), alla Popolare di Bari potrebbero servirne 500 e altri 400 potrebbero essere impiegati per rafforzare altre banche del Sud o sostenere imprese come l’Ilva (per la quale l’esecutivo immagina un intervento proprio di Invitalia). Ma per ora sono solo ipotesi. L’urgenza del governo – sottolineata da Conte e dai ministri Dem – e’ varare il decreto prima della riapertura delle borse e degli sportelli, lunedì mattina, anche per mettere la banca al riparo da rischi di liquidita’. “Dobbiamo dare il segnale che lo Stato c’è”, dicono dal Pd. Roberto Speranza, per Leu, invita a “far prevalere responsabilità nei confronto del sistema del credito del Sud rispetto al piccolo cabotaggio politico”. I toni del confronto politico restano alti: la tensione nella maggioranza non scema. La riunione dura novanta minuti: Conte, che assicura che non saranno fatti sconti ai responsabili, fa una lunga introduzione nella quale illustra il provvedimento ed espone un resoconto di tutte le attività ispettive dal 2010 a oggi che sono state compiute dalla Banca d’Italia nell’ambito delle funzioni di vigilanza sulla banca popolare di Bari. Aggiunge che chiederà di essere aggiornato sulle azioni di responsabilità (spettano alla Banca e alla magistratura, non al governo).