Due traverse, tante occasioni sprecate ed episodi dubbi: l'Avellino non sfonda
Due traverse, tante occasioni sprecate e qualche episodio dubbio in area: l’Avellino non passa mentre il Vicenza tira un sospiro di sollievo per il pareggio nella semifinale d’andata dei playoff.
LA PARTITA – Pazienza rilancia Cionek, che rimpiazza lo squalificato Cancellotti. Novità a centrocampo con l’impiego di Palmiero dal primo minuto, De Cristofaro scivola in panchina, Sgarbi gioca sul versante destro mentre in attacco c’è la conferma per il tandem Gori-Patierno. Al 3’ primo acuto dei lupi con Sgarbi, che crossa in area dove Gori non riesce ad agganciare il pallone sul primo palo. Tre minuti dopo Gori scarica per Liotti, il cui sinistro è sbilenco e si perde lontano dalla porta del Vicenza. I padroni di casa si disperano al 15’ quando D’Ausilio è perfetto nel traversone per Patierno, che di testa sbaglia incredibilmente a pochi metri da Confente. Al 19’ il Vicenza si affaccia per la prima volta in avanti con un’iniziativa di Della Morte che riceve la sfera in posizione centrale, si invola verso l’area e poi scarica un insidioso sinistro, che si spegne a due metri dalla porta di Ghidotti. Il Vicenza sa chiudere ogni spazio sulle corsie esterne, di conseguenza Sgarbi non riesce ad entrare in partita che resta equilibrata. Delle Monache rappresenta un rebus per Cionek, spesso in affanno sulle accelerazioni dell’esterno classe 2005, che alla mezz’ora si mette in proprio ma indirizza il suo tiro oltre il montante. Un minuto dopo, la risposta dei lupi porta la firma di Patierno che di piatto destro sciupa l’invitante assist di Liotti con la sfera si perde di un soffio oltre il montante. Seconda occasione gettata alle ortiche dal bomber dei lupi, che viene incoraggiato dagli applausi del pubblico biancoverde. Al 40’ sugli sviluppi di un angolo, l’inzuccata di Cionek è perentoria ma la traversa gli nega la gioia del gol. Sulla ribattuta il difensore biancoverde viene spinto da Ferrari ma Zanotti non assegna il rigore né interviene Nasca al Var. L’azione si chiude con un improbabile colpo di testa di Patierno sul fondo. Dopo l’intervallo aumentano gli scontri in campo, il metro arbitrale di Zanotti scontenta i lupi che al 58’ colpiscono un’altra clamorosa traversa con Gori, sulla respinta Patierno è troppo lento e viene anticipato in angolo. Fuori Liotti e Gori, dentro Ricciardi e Russo. L’Avellino attacca, il Vicenza si chiude in trincea. E’ il copione della ripresa in cui i lupi sciupano ancora un’occasione d’oro con Rigione che si fionda sul secondo palo ma non centra la porta che è stregata. Il Vicenza si riaffaccia in avanti al 70’ con una pericolosa punizione di Costa che sorvola la traversa. Entra anche Marconi che sbaglia una volèe a pochi passi da Contente ma nel finale Ghidotti ci deve mettere i guanti sull’incornata di Cuomo. Sarebbe stata una beffa per un ottimo Avellino, che deve imprecare contro la sfortuna e gli errori di mira. La qualificazione per la finale passa per la gara di domenica al “Menti”.