Di Maio fa retromarcia, non sarà vicepremier
La trattativa si sblocca alle sette di sera. Quando Di Maio torna a far rotolare la palla in campo annunciando su Facebook che non sarà vicepremier: "E’ un problema che non esiste più". Determinante non tanto il pressing dei democratici, quanto l’intervento a gamba tesa di Beppe Grillo: difficile, per il Movimento, sorvolare sulle parole del padre fondatore che di buon mattino pungolava Luigi a mollare per strada quei "20 punti della Standa" puntando sul cambiamento. Un rigore a porta vuota: ne è consapevole il capo politico M5s. Si confronta con gli altri big pentastellati, riunisce i suoi a Palazzo Chigi, parla con il premier. Ma poi Luigi fa il passo di lato tanto atteso, tirando pure qualche colpo ai futuri alleati. Resterà comunque capo della delegazione pentastellata.