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Decreto fiscale, ecco la bozza del testo. Stretta su evasione e gioco illegale

È composta da cinquantuno articoli la bozza di decreto fiscale su cui il governo sta lavorando. Il testo è ancora in lavorazione e alcune norme sono incomplete o da valutare. Ma prende forma il decreto che accompagnerà la manovra. Lo compongono misure di contrasto all'evasione fiscale e contributiva e alle frodi fiscali, disposizioni in materia di giochi, più altre norme fiscali e non, come il rifinanziamento del fondo di garanzia per le Pmi. Dalle prime stime indicate, la stretta contro l'evasione fiscale potrebbe portare in dote alla manovra fino a 3,3 miliardi, mentre l'Agenzia delle Entrate punta all'obiettivo di 9 miliardi di riscossione nel 2019.

Tra le norme che dovrebbero arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri lunedì c'è una "riapertura" della rottamazione ter, per allineare le scadenze e consentire di rientrare ai ritardatari che non hanno già saldato la prima o unica rata alla scadenza del 31 luglio. La norma sposta al 30 novembre la data per il primo versamento (per chi ha scelto di pagare a rate) o per il saldo (per chi ha optato per il pagamento in una unica soluzione). 

Arriva una stretta sulla filiera della distribuzione dei carburanti che può portare ad un recupero di imposta evasa tra 500 milioni e 1,1 miliardi di euro. In particolare un incasso tra i 100 e i 200 milioni è stimato come prudenziale dall'introduzione di meccanismi informatici sui depositi dei carburanti e tra i 400 e i 910 milioni tra dalla sottrazione di accise per le frodi legate alle filiera della distribuzione dei carburanti.