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D'Agostino replica a Gengaro: "Non sono trasformista. Ho aderito a Forza Italia due anni fa"

"Mi giunge notizia di alcune dichiarazioni pronunciate dal candidato del centrosinistra alla fascia tricolore del capoluogo, Antonio Gengaro, e indirizzate alla mia persona. Non avrei replicato in alcun modo, perché i cittadini sanno ben distinguere il valore delle parole in relazione al pulpito che le pronunzia, ma purtroppo alcune inesattezze pronunciate mi costringono ad un chiarimento: in primo luogo la mia adesione convinta a Forza Italia risale a due anni fa, ai mesi precedenti le ultime elezioni politiche", così in una nota il candidato di Forza Italia al Parlamento Europeo, Angelo Antonio D'Agostino.  

"La mia candidatura al Parlamento europeo non ha nulla di estemporaneo ma è il punto di caduta di un percorso che viene da lontano. In seconda battuta, come tutti gli avellinesi sanno e ricordano, il progetto costruito attorno alla candidatura di Gianluca Festa alla carica di sindaco, cinque anni fa, aveva radici e prospettive esclusivamente civiche. Il sottoscritto, con il contributo di tanti cittadini, sposò convintamente quel percorso nella massima trasparenza e nella massima linearità. Nessuna operazione di trasformismo allora, nessuna operazione di trasformismo nel momento in cui ho deciso di aderire a Forza Italia, come detto, oltre due anni fa. 

Voglio sperare, nell’esclusivo interesse dei cittadini avellinesi, in una campagna elettorale anche aspra ma giocata sui contenuti, sulla contrapposizione tra proposte e soluzioni alternative, in un clima di reciproco rispetto. Perché tutto serve ad Avellino fuorché una nuova stagione di livori. 

Infine, vorrei semplicemente ricordare al candidato del centrosinistra che il sottoscritto ha speso la sua intera esistenza a creare lavoro e ricchezza per i territori, e che la credibilità di ognuno si misura in primo luogo con la storia, con ciò che nella vita si è fatto. Molto spesso accade che proprio coloro che con maggiore facilità si lasciano andare a giudizi morali peccano di moralità".