Coronavirus, primo decesso in Italia. Altri 15 casi in Lombardia
Un uomo di 78 anni, di Monselice (Padova), risultato positivo al Coronavirus, è morto questa sera poco dopo le 22,45. Si tratta di uno dei due pazienti positivi in Veneto, mentre ci sono altri 17 casi in Lombardia. La prima diagnosi in ordine temporale riguarda un italiano di Castiglione d'Adda (Lodi), 38 anni, non ancora trasferito all'ospedale Sacco di Milano, ma ricoverato in terapia intensiva a Codogno (Lodi). Le sue condizioni sono definite "molto gravi", motivo per cui non è ancora stato portato al Sacco, anche se rispetto a ieri si rileva un "leggero miglioramento". L'uomo non è stato recentemente in Cina ma ha avuto più contatti con un lavoratore (Piacenza), rientrato dal Paese asiatico il 21 gennaio.
La scoperta del virus sul 38enne ha portato a controlli su altre centinaia di persone, fa sapere la Regione: risultano al momento altri 14 casi in Lombardia. Una è la moglie del 38enne, che è incinta di 8 mesi e insegna in una scuola (ora è in maternità): la donna è in uno stato di salute buono. Un altro è un conoscente stretto del 38enne, che fa sport con lui e che si è presentato spontaneamente in pronto soccorso a Codogno con una polmonite. Per quanto rigarda i sei, "si tratta di diagnosi impegnative ma non così drammatiche. Sono condizioni sicuramente serie", ha detto il governatore della Lombardia, Attilio Fontana. L'Istituto Superiore di Sanità conferma che per la prima volta in Italia si sono verificati casi di "trasmissione locale da nuovo coronavirus". Un focolaio "simile a quello già verificato in Germania".
Poi sono state individuate altre 8 positività "di cui 5 operatori sanitari, infermieri e medici dell'ospedale di Codogno e 3 pazienti", ha fatto sapere l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera. Poi un altro caso ancora, che - viene specificato - non è il medico di base che ha visitato il 38enne, che al momento ha la polmonite