Conti pubblici, Ue all'Italia: "Una settimana di tempo per chiarire"
Mentre prosegue il pressing dell'Ue sui conti dell'Italia, il ministro Giovanni Tria spiega che porterà altri dati alla Ue anche prima della fine di luglio: "Porto dati, non chiacchiere". Ma ha solo una settimana di tempo. Il ministro francese dell'Economia e Finanza, Bruno Le Maire, ha avvertito che il governo italiano ha "pochi giorni", chiarendo poi che il termine è l'inizio di luglio, ma a quanto si apprende, gli "elementi aggiuntivi" (perché quanto promesso dal ministro Tria non sarebbe sufficiente) sarebbero attesi dalla Commissione anche prima, entro una settimana, e dovrebbero comprendere anche misure come il congelamento delle spese, e misure e dato che dovrebbero riguardare non solo il 2019, ma anche il 2020.
La Commissione, evidentemente, vuole essere in grado di decidere già se emettere il proprio parere favorevole all'avvio della procedura contro l'Italia durante la sua riunione di mercoledì 26 giugno, a Bruxelles, o al più tardi in quella del 2 luglio a Strasburgo.