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Cesa, Bencivenga risponde a Guida: “Non conosce il termine democrazia, cittadini sapranno scegliere”

CESA - “Attacchi ed affermazioni di vario genere, atte a screditarci ed insultarci, pullulano, ormai, sui social. D’Altronde è il modus operandi di Guida & Company; tutto miseramente prevedibile alla luce dei cinque anni di disamministrazione”. A parlare è Raffaele Bencivenga, componente della lista “Uniti per Cesa”, capeggiata dal candidato sindaco Ernesto Ferrante, in corsa alle prossime elezioni comunali del 20 e 21 settembre. 

“Ancora una volta Guida, idolatrato senza sosta dai suoi sudditi, tenta di ridicolizzare il nostro attivismo, il cuore della democrazia che ci governa tutti e che dovrebbe essere alla base di una giunta che mira al progresso - afferma l’avvocato -. Ormai,  la ricerca del consenso per sé è indomata. L’interesse personale viene anteposto reiteratamente a quello comune. Errare è umano, ma perseverare in balìa di egoismi biblici, è da stolti, altro che diabolico”. 

Bencivenga precisa come “in questa campagna elettorale, il nostro avversario si ostini ad attaccare il suo nemico, da battere a tutti i costi, anziché concentrarsi sugli ostacoli che impediscono una migliore vivibilità cittadina. La politica, nella piccola contea di Cesa, somiglia, sempre di più, ad un acceso confronto tra tifosi al bar, che coinvolge anche chi dovrebbe dare senso e valore al ruolo istituzionale che ricopre”.

Il cesano ci tiene a sottolineare un aspetto a suo avviso poco considerato: “La ricerca del bene comune, la programmazione e la partecipazione vengono perse di vista. Penso al modo con cui sono state trattate le donne, in parte escluse in giunta, la mancanza di sevizi essenziali, le strade, la mobilità assente, il controllo del territorio e la partecipazione. Il tutto culminato nelle passerelle politiche di qualche sparuto gruppetto. Un depressivo e ridicolo quadro generale che sta screditando ed impoverendo non solo i ruoli istituzionali, nel pieno concetto amministrativo, ma anche i nostri stessi concittadini. Non si tratta più di differenti visioni del futuro di Cesa, ma di teatrini social vuoti e dannosi”.

La politica, nell’accezione più pura del termine, è, per Bencivenga, il vero obiettivo importante: “E’ servizio gratuito, ossia libero da ogni fine, se non quello del bene comune. Dobbiamo tornare ad intendere in questo modo l’impegno nella cosa pubblica; pena la disaffezione dei cittadini verso la politica ed i politici. Dobbiamo esser capaci di ascoltare, dialogare, confrontarci nel pieno rispetto delle persone e delle loro idee, anche non condividendole. I cesani possono esser protagonisti di una svolta storica”.