Brexit, Londra dice addio all'Erasmus. Protestano gli studenti
Il governo britannico di Boris Johnson intende far uscire il Regno anche dall'Erasmus, lo storico programma di scambio fra studenti europei, non appena sarà in vigore la Brexit. La questione è stata definita ieri pomeriggio, con la netta bocciatura di un emendamento alla legge di ratifica del divorzio da Bruxelles presentato dall'opposizione liberaldemocratica in una Camera dei Comuni ormai dominata dai conservatori di Boris Johnson dopo la vittoria elettorale del mese scorso. Il voto, per quanto atteso, ha suscitato oggi reazioni di protesta sui social media da parte di vari studenti e accademici del Regno, nello stesso giorno in cui si attende l'ok finale dei Comuni della ratifica, prima del passaggio di rito dell'iter della legge la settimana prossima alla Camera dei Lord.
La notizia sta rimbalzando sulle prime pagine dei media internazionali, accompagnata da molte polemiche. La fine di Erasmus era del resto stata annunciata, sullo sfondo della promessa del premier Tory di mettere fine alla libertà di movimento automatica con l'uscita dall'Ue e di cambiare in generale le regole del gioco sull'immigrazione, con una sostanziale equiparazione fra europei e non e un sistema a punti per il filtro degli ingressi basato in futuro come in Australia sull'esclusiva valutazione delle qualità degli aspiranti.