Bochicchio (M5S): "Caldoro dimentica di aver chiuso l’ospedale di Bisaccia e le ferrovie"
"Leggo che Caldoro oggi ad Avellino avrebbe affermato che ‘il proverbiale orgoglio irpino dovrebbe reagire rispetto all'occupazione manu militari che De Luca ha compiuto su sanità e trasporti’ e la domanda mi viene spontanea: come si definisce quel fenomeno per cui, parlando di altri, si fa in realtà riferimento anche a se stessi?”, così la candidata al Consiglio regionale della Campania per il MoVimento 5 Stelle, Carmen Bochicchio.
“Sì, perché nessun irpino può dimenticare le scelte compiute dalla giunta Caldoro che hanno fortemente penalizzato la nostra provincia proprio su sanità e trasporti. Qualcuno ricordi al candidato del centrodestra che, in virtù del suo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, il “Di Guglielmo” di Bisaccia è stato declassato a struttura polifunzionale per la salute ed è stato privato del pronto soccorso. Brucia ancora la ferita di quel portone di Santa Lucia chiuso in faccia ai cittadini dell’Alta Irpinia, ai sindaci e al Vescovo Alfano in protesta pacifica a Napoli. Qualcuno ricordi al candidato del centrodestra che le decisioni assunte dal suo assessore al ramo decretarono, all’epoca, la chiusura della stazione del capoluogo irpino e la sospensione della tratta ferroviaria Avellino-Lioni-Rocchetta. Anche in questo caso l’Irpinia reagì con grandi mobilitazioni da parte di comitati ed associazioni, ottenendo qualche risultato. Se Caldoro e De Luca non ricordano quanto fatto dalle loro rispettive giunte in questi 10 anni, stiano sereni: gli irpini non dimenticano. E comunque ci siamo noi del MoVimento 5 Stelle a rinfrescare la memoria a chi ha già governato la Campania”, conclude Bochicchio.