Avellino, "Buttato fuori dalla graduatoria con norma mai esistita": la storia di Francesco
Riceviamo e pubblichiamo lettera di Francesco, nostro lettore:
TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA
"Sono qui per raccontare la mia storia. Mi chiamo Francesco, questa è una vicenda che mi ha profondamente segnato e, se posso, anche ferito.
Si comincia nel marzo del 2021, periodo in cui sono stato assunto all'azienda sanitaria, ambiente che mi ha visto lavorare fino a marzo del 2022. La mia mansione era quella di "assistente amministrativo" e posso affermare che fin dal primo giorno ci ho messo tanta passione, forse fin troppo.
Poi cambia tutto, mi ritrovo escluso dalle proroghe previste a fine contratto (attualmente l’ultima è da datarsi nel giugno 2023.) A vedersi riconosciuta la proroga del contratto di lavoro sono state 16 persone, ma è qui che troviamo il fulcro della vicenda. L'ultima persona nata il mio stesso identico giorno (l'unico criterio di priorità nella graduatoria era la maggiore anzianità, come scritto anche nella delibera interna, o sempre con parità di punteggio la priorità è del candidato coniugato o con figli a carico).
Questa persona però essendo nata nel mio stesso giorno di nascita, ma essendo in ordine alfabetico piazzato prima del sottoscritto (essendo io il 29 ° nella prima graduatoria e lei 28°) ha continuato a ricoprire il suo ruolo fino all'ultimo giorno di contratto prorogato.
Ho richiesto svariati chiarimenti all'azienda sanitaria ma dipendenti e direttori mi hanno detto di voler utilizzare questo criterio alfabetico nonostante fosse ILLEGGITTIMO e non soprattutto non previsto dalla legge. Non hanno mai dato prova di voler risolvere la situazione nè parlando con me, nè con il mio legale, dicendo che avei dovuto contestare la graduatoria iniziale entro 60 giorni. Mi hanno esplicitato di aver utilizzato il criterio alfabetico soltanto dopo, quindi non potevo esserne a conoscenza entro i 60 giorni. E poi tale fantomatico criterio, come ripeto, non è mai esistito nel bando.
Durante questi mesi mi sono recato molteplici volte alla sede dell'azienda sanitaria e sono spesso stato snobbato con risposte come ad esempio “le faremo sapere”.
Ho dovuto attendere più di 90 giorni per avere risposte per giunta insufficienti e prive di significato.
Persino il direttore generale non ha cambiato il quadro tragico della situazione. I sindacati e i vertici dell'azienda "MI HANNO VOLTATO LE SPALLE".
Oggi scrivo ad AV LIVE, l'unica testata seria e affidabile della Provincia di Avellino. Nella speranza di ottenere giustizia, sicuramente morale...
La mia, e le altre storie simili di giovani di questa terra non possono rimanere nel dimenticatoio.
Alla fine ciò che conta è che non solo non ho ricevuto ovviamente uno stipendio, per via di norme mai stabilite prima. Ho anche perso la possibiltà di accumulare ulteriore punteggio nel caso un domani volessi fare un concorso pubblico. Questa situazione potrebbe purtroppo aprire i precedenti anche per altre situazioni simili dove un ente pubblico decide a posteriori i criteri aggiuntivi da utilizzare per selezionare il personale. Bisogna attenersi ai criteri esistenti. Io ci sono, per ogni chiarimento o spiegazione ulteriore." Chi vuole può contattarmi al 377/2847576 o scrivere a redazione@avlive.it
FRANCESCO