Attentato in Nuova Zelanda, il killer sorridente in tribunale
L'attentato alle due moschee di Christchurch è comparso oggi davanti al giudice. All'indomani della strage neozelandese, l'australiano Tarrant è stato formalmente incriminato di omicidio e resterà in carcere fino alla prossima udienza presso l'Alta Corte ai primi di aprile.
Con le manette ai polsi e a piedi nudi, vestito con il completo bianco da detenuto e affiancato da due agenti di polizia, il 28enne suprematista bianco ha sorriso compiaciuto ai fotografi e agli operatori televisivi ammessi nell'aula, chiusa al pubblico. "Sembrava molto calmo ed ha osservato a lungo media e avvocati", ha riferito Annekke Smith di Radio New Zealand, precisando che l'uomo non ha chiesto libertà su cauzione né di veder oscurato il suo nome. Tarrant ha anche fatto 'ok' con la mano, un gesto utilizzato dai suprematisti bianchi e dai troll razzisti su internet.