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Attentato in Congo: uccisi l'ambasciatore italiano e un carabiniere

Attentato nella Repubblica Democratica del Congo dove sono rimasti uccisi l'ambasciatore italiano Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, che era nel convoglio con il diplomatico. Il militare aveva 30 anni, era in servizio presso l'ambasciata italiana dal settembre del 2020.

L'attacco è avvenuto nel percorso tra Goma e Bukavu da parte, secondo le prime informazioni, di un commando terroristico che ha utilizzato armi leggere. Sulla dinamica e il movente sono ancora in corso accertamenti.

La Farnesina ha informato che l'ambasciatore e un militare dell'Arma dei Carabinieri stavano viaggiando a bordo di una autovettura in un convoglio della MONUSCO, la missione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo.

Un autista è la terza vittima dell'attacco nella provincia orientale del Nord-Kivu, rivela una fonte diplomatica a Kinshasa. L'ambasciatore, aggiunge la fonte, è deceduto dopo essere stato ferito da colpi d'arma da fuoco all'addome ed è arrivato all'ospedale di Goma in condizioni critiche.

VITTORIO IACOVACCI - Il carabiniere aveva 30 anni era in servizio presso l'ambasciata italiana dal settembre del 2020. Iacovacci era residente a Sonnino, in provincia di Latina ed era un effettivo del 13.mo Reggimento Carabinieri 'Friuli Venezia Giulia' con sede a Gorizia. Aveva prestato servizio anche alla Folgore. 

La notizia della morte della Vittorio Iacovacci ha profondamente colpito la Iaco Group. Vittorio, residente a Sonnino in provincia di Latina, era il figlio di un cugino di Alberto Iacovacci, padre di Igino, presidente del Cda della Iaco Group.