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Amministrative Avellino, Genovese: "La riqualificazione partirà dalla nascita del parco urbano di piazza D'Armi"

“Un grande polmone verde e un parcheggio adeguato alle esigenze della  comunità in pieno centro urbano. Sorgeranno al posto del Palazzo di  Giustizia e saranno un biglietto da visita di sicuro impatto per quanti  visiteranno la nostra città”. La prima mossa nella direzione di un  capoluogo più green Rino Genovese, candidato a sindaco del “Patto civico per Avellino”, la immagina a piazza D’Armi. 

“Il Palazzo di Giustizia, ormai fatiscente e funzionalmente non più  adeguato alle stesse esigenze degli uffici giudiziari, deve essere  abbattuto. Piazza d’Armi deve tornare ad avere il suo ruolo di piazza ed anche di più. Diventerà un parco, un’oasi di verde attrezzato nel cuore della città, con parcheggi interrati. Lo faremo creando in altro sito  la Cittadella Giudiziaria, che accorperà oltre agli attuali uffici  presenti nel Palazzo, il giudice di Pace e, se possibile, la caserma  della Guardia di Finanza. Questo permetterà il decongestionamento del  traffico nel cuore della città e la creazione di un numero di posti auto vitali per contrastare la carenza di parcheggi nel centro di Avellino”. 

Ma non è tutto. “Per  raggiungere questo obiettivo seguiremo la strada del Project Financing.  Al momento stiamo lavorando su due ipotesi: la costruzione della  cittadella giudiziaria nell’area della Ni01 (alle spalle  dell’autostazione) o nell’immensa area in gran parte inutilizzata della  Caserma Berardi (per questo stiamo avendo delle interlocuzioni  preliminari con il Ministero della Difesa)”.  

“La cittadella giudiziaria prevederà anche negozi, bar, locali. Dovrà  essere vissuta in modo pieno anche dalla cittadinanza. Questa sarà una  prima azione per rendere Avellino più green e dislocare dal centro  alcuni servizi. La prossima amministrazione comunale, peraltro, sarà  anche quella che dovrà fare i conti con la nuova redazione del Puc. Un  piano da aggiornare e attualizzare. Si potrà finalmente costruire un  tessuto urbano che dal centro raggiunga tutti i quartieri, in un disegno di città allargata che dovrà avere interconnessioni anche con i comuni  limitrofi, in un’ottica di progettazione diffusa e collegata”.