A Castelvetere sul Calore la presentazione del nuovo libro di Paolo Saggese
Domani alle ore 18 presso la biblioteca “Fiorentino Sullo” di Castelvetere sul Calore, Paolo Saggese presneta il nuovo libro " per il nuovo libro del Prof. Paolo Saggese dal titolo “La scuola e la 'Questione meridionale' nel primo secolo dell'Unità nazionale (vol. I)”, edizioni Il Terebinto.Interverranno l’autore, Samantha Mongiello, Carmen Nargi, Rosamaria Ruggiero e Maria Pia Meriano.
Il Sistema di istruzione e formazione gioca un ruolo centrale nella soluzione anche dell’annosa “questione meridionale”. La “povertà educativa” genera “povertà economica”, e quest’ultima genera ulteriore “povertà educativa”. Con il genio tipico degli artisti, Carlo Levi, nel 1946, scriveva:
«Che l’analfabetismo sia legato alla miseria è un fatto di ovvia osservazione. Se si potesse fare una carta della sua diffusione credo che essa coinciderebbe, fino ai più minuti particolari, con quella della povertà, della sterilità della terra, della mancanza di industrie, delle cattive condizioni sanitarie, della malaria, dell’insufficienza delle comunicazioni e delle opere pubbliche».
In questo volume, primo di quattro, Paolo Saggese affronta il problema del ritardo del Sistema scolastico meridionale nei confronti delle regioni del Centro e soprattutto del Nord d’Italia nel primo secolo dell’Unità nazionale (1861-1961). Questo ritardo, fatto registrare da tutti gli analisti e in particolare dalle rilevazioni dei risultati delle Prove INVALSI, ha un’origine antica, rimonta già agli anni dell’Unità nazionale. Attraverso l’analisi delle inchieste e dei saggi di alcuni importanti meridionalisti e intellettuali anche del Nord d’Italia (Rocco Scotellaro, Carlo Levi, Umberto Zanotti-Bianco, Anna Lorenzetto, Manlio Rossi-Doria e tanti altri), l’autore sintetizza le cause di tale ritardo, i cui effetti sono ancora operanti e spiegano in parte la situazione attuale.
Occorre, in sintesi, un impegno straordinario da parte dei Governi e della società tutta per sostenere la Scuola italiana e meridionale, altrimenti sarà precluso lo stesso futuro del Sud e della Nazione, incapace di stare al passo con gli altri Paesi più ricchi e industrializzati, europei e non.