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Pratola Serra ospita il poeta spagnolo Juan Carlos Mestre

Domani alle ore 10.30, presso l’Auditorium Giovanni Paolo II in via Calvario, gli studenti della scuola secondaria di primo grado delI’Istituto Comprensivo di Pratola Serra, incontreranno il grande poeta e cantastorie spagnolo Juan Carlos Mestre. Il Festival dei giovani, promosso e organizzato dall’Associazione socio-culturale Agorà, in collaborazione con il Comune, l’Istituto Comprensivo di Pratola Serra, Premio Prata, Festa dei Libri e dei Fumetti di Avella, Centro di Aggregazione Tavernanova, Casa delle letterature G&G, è rivolto a tutti i giovani della Provincia di Avellino. Il progetto prevede un anno intero di attività e incontri con le Scuole e le associazioni del territorio. Interverranno Sergio Iagulli e Raffaella Marzano della Casa della Poesia di Baronissi, il Sindaco Emanuele Aufiero, la Dirigente Flora Carpentiero, le promotrici del progetto Antonietta Gnerre e Antonella Sozio, la referente del progetto per le scuole Eliana Giugliano. L’ospite di venerdì, Juan Carlos Mestre, poeta e artista visuale, nato nel 1957 a Villafranca del Bierzo (Spagna), è una voce fondamentale del panorama poetico contemporaneo spagnolo, cantastorie visionario che crea immagini nelle quali realtà e invenzione si intrecciano in atmosfere incantate. Quella di Mestre è una voce di insolita profondità, guidata dalla necessità etica dell’ultimo faro dell’utopia: la poesia. La poesia di Juan Carlos Mestre è di una potenza inusuale, tanto nel suo carattere espressivo, quanto nella sua capacità di riunire e moltiplicare un tessuto simbolico che cresce in maniera esponenziale nella polisemia essenziale della sua dizione. È autore di Siete poemas escritos junto a la lluvia (1982); La visita de Safo (1983); Antífona del otoño en el Valle del Bierzo (Premio Adonáis, 1985; ripubblicato nel 2003 con un cd nel quale l’autore recita le sue poesie accompagnato da Amancio Prada e altri amici musicisti); Las páginas del fuego (1987); La poesía ha caído en desgracia (Premio Jaime Gil de Biedma, 1992); La tumba de Keats (Premio Jaén de Poesía, 1999, scritto durante un suo soggiorno a Roma); El Universo está en la noche (2006, singolare opera nella quale ricrea miti e leggende mesoamericani); La casa roja (2008, Premio Nacional de Poesía 2009); La visita de Safo y otros poemas para despedir a Lennon (2011, nella quale rivisita e amplia una sua opera giovanile); e infine La bicicleta del panadero (2012, Premio de la Crítica de poesía castellana). Una selezione di sue poesie è stata raccolta nel volume Las estrellas para quien las trabaja(2007). Come artista visuale ha esposto in molti paesi europei, negli Stati Uniti e in America Latina.