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Pamela Mastropietro, i pm: "Ergastolo per Oseghale, l'ha uccisa lui"

La condanna all'ergastolo è stata chiesta per Innocent Oseghale, accusato di aver violentato, ucciso e fatto a pezzi la ragazza romana di 18 anni Pamela Mastropietro. Nel processo in corte d'assise in corso a Macerata, la procura ha ripercorso i fatti accertati e le prove raccolte durante le indagini. "Pamela non è morta per overdose - ha ribadito il sostituto procuratore Stefania Ciccioli -. È stata uccisa da due coltellate inferte all'emitorace. Era segregata in casa da Oseghale, e quando ha cercato di uscire per tornare a Roma è stata colpita. Era in terapia in comunità, aveva assunto stupefacenti: Oseghale ha approfittato delle sue condizioni per questo gli atti sessuali non si possono considerare consensuali". Inoltre, dalla ricostruzione fatta dalla pm, Lucky Awelima, uno dei nigeriani inizialmente coinvolti e poi scagionati dall'omicidio di Pamela Mastropietro, "sentì la ragazza piangere e lamentarsi mentre lui era al telefono con Oseghale, che in quel momento era in compagnia della giovane".