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“La linguistica dell’Uno”, il mondo dei gemelli tra Tolkien, linguistica visiva e Greco di Tufo

I gemelli, un mondo che vede dualità e unicità insieme. A loro è dedicato il Raduno nazionale, giunto alla sua terza edizione, che si svolgerà nel pomeriggio presso il cine Teatro Eliseo di Avellino. A loro è stato dedicato il convegno “La linguistica dell’Uno”, con la finalità di analizzare le dinamiche linguistiche e di comunicazione tra gemelli, mettendo in luce le peculiarità di queste relazioni, che si è svolto questa mattina presso la Biblioteca provinciale “Giulio e Scipione Capone” di Avellino e che è stato moderato dalla giornalista Rosaria Carifano.
Un evento, il raduno, «particolare e molto suggestivo - come ha sottolineato il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, poco prima dell’inizio del convegno -. I gemelli rappresentano un mondo interessante che va approfondito e compreso bene. Una responsabilità della comunità è affrontare e approfondire questa tematica importante».
Il Raduno Nazionale di Gemelli nasce ad Altavilla Irpina nel 2020 da un’intuizione visiva della fotografa Antonia Di Nardo, altavillese con una passione per la linguistica, ma anche da «uno studio sul fenomeno delle nascite dei parti gemellari che trova la sua ispirazione nei documenti d’archivio custoditi presso la biblioteca comunale di Altavilla – come ha sottolineato, tra l’altro, il sindaco del comune irpino, Mario Vanni -. Questa caratteristica è stata utile ad approfondire un fenomeno che potrebbe avere implicazioni anche rispetto al bacino minerario che riguarda il territorio di Altavilla e Tufo. È una bellissima iniziativa che merita di essere approfondita anche con rigore scientifico».
La linguistica visiva, lo scrittore J.J.R. Tolkien, la chimica, il Greco di Tufo, sono solo alcuni dei tanti campi legati ai gemelli che sono stati trattati nel corso della mattinata.
«Ad Altavilla, quando si cammina per strada, si è “circondati” da gemelli e non tutti se ne accorgono perché sono eterozigoti, non si somigliano - ha detto la fotografa e creativa Antonia Di Nardo, ideatrice del Raduno -. Nel 2000 ho iniziato a fare delle fotografie per censire questi gemelli sul lato visivo, poi mi sono chiesta “come mai tutti questi gemelli ad Altavilla?”. Ho ricordato una leggenda che avevo sentito da ragazzina dai minatori del posto, che quando si camminava in miniera e si trovava un “pane di zolfo” (una pietra compattata di zolfo dell’estrazione, ndr) subito dopo se ne trovava uno gemello, identico. Questa cosa mi aveva incuriosito e l’avevo lanciata come volano per far incuriosire le persone. Negli anni si sono scoperti dei tasselli ulteriori che hanno portato questa ricerca visiva a poter diventare qualcosa di più. Perché l’idea del raduno di gemelli e perché la linguistica? Perché le regole che sono fondamentalmente alla base della linguistica possono essere “trasportate” in qualsiasi altra disciplina come la chimica organica o la fisica quantistica. Per me i gemelli sono paragonabili a delle figure retoriche come gli omografi omofoni».
Una curiosità nella letteratura? Una coppia di gemelli, Elladan e Elrohir, la troviamo ne “Il Signore degli Anelli”, l’opera di J. J. Tolkien che «sul concetto della dualità ha dato origine al mito - ha aggiunto tra l’altro Marylu’ Lallo, ex gemella, regista e linguista tolkeniana -. C’è dualità e unicità all’interno di una coppia gemellare, un qualcosa che avviene fin da piccoli. Tolkien da linguista riesce a usare questi studi linguistici e a trasformarli in una storia. Molti fan tolkeniani alla fine, leggendo la storia dei gemelli, desiderano avere un gemello».
Anche il Greco di Tufo ha un legame particolare con questo mondo dal momento che «in alcuni grappoli c’era, così come già definito dai greci e dai latini, un’ala che definivano “Aminea Gemina” cioè “grappolo gemello” - ha spiegato la presidente del Consorzio Tutela Vini d’Irpinia Teresa Bruno -. Si è capito poi che questa pianta in questa denominazione riusciva ad offrire delle caratteristiche uniche in Italia e nel mondo. Ora abbiamo la marza di Greco di Tufo, che da noi ha modificato la sua genetica per venir fuori con il grappolo gemello. Inoltre, l’influenza dello zolfo è una caratteristica del nostro territorio. In quella zona specifica abbiamo trovato e individuato anche a livello genetico la marza di Greco di Tufo», con le sue caratteristiche, con «la doppia unicità anche nel grappolo».
Gli altri interventi della mattinata sono stati l’introduzione della presidente del centro italiano femminile provinciale di Avellino, della psicoterapeuta Federica Maria Anna Grosso di “Arte Imperfetta di Essere”, del professor Martino Forino, ordinario di chimica organica dell’Università degli studi Federico II, che ha spiegato cosa sono gli enantiomeri, ovvero i gemelli diversi in chimica organica, del dottor Renato Ciampa, CEO del Centro Diagnostico Baronia, del professor Pietro Sirini, ordinario di Ingegneria Sanitaria ambientale dell’Università degli studi di Firenze e della dottoressa Gabriella Fiorillo, responsabile del Laboratorio di Restauro del MuGes di Altavilla Irpina, che ha parlato dei gemelli nella moda.