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Juventus, tifoseria nella bufera: arresti per estorsione e violenza

Arrestati i capi ultras della Juventus, durante un blitz della Polizia scattato all'alba nell'ambito dell'operazione denominata 'Last Banner'. Avrebbero messo in piedi una "capillare strategia criminale" per ricattare la società bianconera dopo che questa aveva deciso di interrompere una serie di privilegi concessi ai gruppi ultras.  Nell'inchiesta, scaturita da una denuncia della società bianconera e coordinata dalla Procura di Torino, il gip ha emesso dodici misure cautelari. I destinatari sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere, estorsione aggravata, autoriciclaggio e violenza privata. Gli indagati sono in totale 37: tutti colpiti da provvedimento Daspo fino a un massimo di 10 anni. Nel corso dell'inchiesta sono state fatte 225 mila intercettazioni.  In manette sono finiti Geraldo Mocciola detto Dino, leader dei Drughi, Salvatore Cava, Domenico Scarano, Umberto Toia, leader di Tradizione, Luca Pavarino, Sergio Genre. Per Fabio Trincchero, Giuseppe Franzo, Christian Fasoli, Roberto Drago sono stati disposti i domiciliari. Misura cautelare dell'obbligo di dimora invece per Massimo Toia e Massimo Corrado Vitale.