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Ilaria Ercolino si racconta ad AV LIVE: "Iniziai a cantare casualmente, ora è di vitale importanza"

Tanta tenacia e le idee ben chiare sulla propria passione: la musica. Si tratta di Ilaria Ercolino, giovane cantante che già ha avuto modo di mettere in mostra le proprie capacità artistiche e il proprio talento in diverse occasioni. 

AV LIVE  ha fatto quattro chiacchere con lei per conoscerla meglio.


Intervista di Youssef Marzullo



Chi è Ilaria Ercolino?


Sono una ragazza di 20 anni che trova sempre gioia nelle piccole cose e che innanzitutto vede nella famiglia un pilastro fondamentale ed inoltre la base più solida che esista, da cui partire e raggiungere ogni obiettivo sperato. Gioia nelle piccole cose? Ad esempio nei gesti quotidiani a cui conferisco valore o nelle attività che amo fare frequentemente. Sono socievole, solare e dotata di autoironia (quest'ultima è una qualità sempre meno comune ai nostri giorni). Nel contempo sono sensibile e mi succede spesso di attraversare periodi caratterizzati da poca autostima e dalla sfiducia nei miei mezzi. Non metto in dubbio che se ho in mente di ottenere qualcosa che mi faccia stare bene, anche con me stessa, cerco di battermi fino alla fine, proprio per riuscire nell'intento. Sono molto testarda, irascibile e in certe situazioni troppo impulsiva. Avrete certamente capito che non è facile avere a che fare con me. A volte mi rinchiudo nel mio mondo, forse anche per riflettere su particolari momenti della mia vita. Mi definisco una persona difficile, con tanti difetti ma con pregi importanti. Detto ciò so anche farmi voler bene grazie alla mia genuinità e alla mia capacità di apparire così come sono in realtà. Non ci sono finzioni o modi di fare studiati in ciò che sono. Odio dal profondo del mio animo l'omologazione, la rovina dei tempi moderni. Sinteticamente ecco chi è Ilaria Ercolino.


Come inizia il tuo percoso in ambito musicale? A quale età hai iniziato ad interessarti al canto? Ci sono state evoluzioni nel tuo percorso?


Sono convinta che nel mio animo ci sia sempre stato l’istinto musicale anche rapportato al canto. Se dovessi risalire al mio primo vero approccio sarebbe all’età di circa 10 anni. In quegli anni mi fu diagnosticato un problema alle corde vocali e in realtà si presentò una scelta da prendere. Iniziare un percorso di logopedia o cominciare a prendere lezioni di canto presso un'accademia musicale. I miei genitori decisero di optare per la seconda possibilità. Posso dunque dire di non aver scelto di iniziare a cantare ma forse è stato meglio così: un amore scoppiato per caso spesso è il più duraturo. Nacque tutto da una problematica che però si è dimostata essere anche una fortuna e il motivo scatenante di questa passione che a distanza di anni porto avanti con tanta energia. Ho frequentato l'accademia "Mercantus" di Mercogliano, e non smetterò mai di ringraziare la mia maestra Giuseppina Ronga, professionista incredibile e contemporaneamente una donna simpatica e incredibilemente generosa. Durante sette anni di studio presso la suddetta accademia si sono materializzate le maggiori evoluzioni sia caratteriali, sia musicali, come il perfezionamento costante della mia vocalità. Arrivarono maggiori consapevolezze verso ciò che in verità amassi fare.


Ai giorni d’oggi è sempre più arduo farsi strada nel panorama artistico, sei consapevole di ciò? Credi davvero che la musica possa portarti lontano? Cos’è il talento a tuo avviso?

Cercherò di farmi strada in questo mondo, pieno di competizioni e spesso anche di invidie e gelosie. Non solo in ambito artistico, ma anche nella vita bisogna avere talento, conoscenze e, ne sono sicura, anche una dose consistente di fortuna. Dopo la scuola ho deciso di non intraprandere nessun percorso universitario esplicitamente per dedicare molto tempo alla musica: sperimentare nuove dinamiche, migliorare tecnicamente la mia voce e testare le mie capacità autoriali per ciò che concerne la scrittura di testi. Desidero andare oltre quello che è il cimentarmi nella realizzazione di cover.


Credi nei talent? Qual è la tua opinione in merito a questo tipo di format?


Non sono per nulla contraria. Partecipare ad un talent dona sicuramente più visibilità e risulta essere uno dei modi più efficaci per farsi conoscere da un pubblico ampio, in maniera considerevole per chi vuole emergere. Un talent potrebbe essere un bel trampolino di lancio ma devo dire che la creatività dell'artista spesso viene emarginata, forse per lasciare spazio a meccanismi mediatici scelti dalle etichette che prendono possesso dell'operato di un artista. Ora non mi pongo limiti, chi vivrà vedrà.


Essere nati al sud credi sia un’ulteriore difficoltà da superare in ambito artistico? Un ulteriore ostacolo posto in partenza?


Innanzitutto ci sono differenze sostanziali nella mentalità e credo non si possa confutare. Al centro-nord ci sono molti più sbocchi. In generale c’è più collaborazione. L'impressione è che al sud se qualcuno si dedica a quello che fai tu stesso, spesso lo si vede sempre come il nemico da abbattere piuttosto che il talento con cui confrontarsi e dialogare in armonia. Al di là di tutti gli ostacoli, personalmente credo che l'importante resta essere compresi. Far arrivare messaggi attraverso musica di qualità e con testi ben ricercati. Cerco di offrire sempre il meglio a coloro i quali apprezzano il mio modo di cantare. Facendo riferimento all'ambiente avellinese ho capito che non avendo utili conoscenze, è difficile farsi strada ed esibirsi, anche prettamente in ambito territoriale. Proporre qualcosa di innovativo in questo ambito significa ricevere anche giudizi negativi di qualche individuo che non appoggia la tua nuova idea o proposta.


Progetti futuri? Cosa c'è in cantiere per il tuo percorso musicale?


Senza dubbio pubblicare cover di altri artisti mi ha fatto acquisire tante consapevolezze diverse, anche delle belle soddisfazioni personali in merito al numero di persone che guardano i miei contenuti sui social. Nonostante questo ai numeri tengo poco sinceramente. Di ciò che ho messo in mostra invece sono assolutamente fiera, soprattutto con gli occhi del presente sono contenta di aver superato tante insicurezze che hanno potuto contraddistinguere i primi anni di canto. Ho superato tanti ostacoli, migliorato in maniera considerevole e qualcosa da perfezionare permane sempre: credo sia più che lecito. Come detto in precedenza, non voglio continuare a lavorare sulle cover ed un sogno nel cassetto è certamente dare spazio alla mia creatività autoriale mostrando al pubblico degli inediti a cui già sto lavorando.