Fiera Campionaria di Venticano, una storia a lieto fine che si tramanda di padre in figlio
È la storia che continua. Tutta racchiusa in uno scatto, lo stesso che da 43 anni chiude i lavori della Fiera di Venticano, la più importante Campionaria delle Aree interne del Mezzogiorno d’Italia. Un tempo c’erano i padri, oggi i figli ed i nipoti; tutti insieme per continuare, attorno al primo cittadino, quella tradizione che ha reso famoso in tutta Italia il grazioso ed accogliente comune della Media Valle del Calore.
Cala ufficialmente, dunque, il sipario sulla Fiera dei miracoli. La 43ma edizione è stata l'edizione del rilancio e della rivincita. Una scommessa vinta – chiosa, soddisfatto, il Sindaco di Venticano, Luigi De Nisco, presenza costante della cinque giorni organizzata dalla Pro Loco Venticanese. Questa edizione - continua il vice Presidente, Daniel Panella - è stata anche un banco di prova, ampiamente superato, per ciò che riguarda il livello di sicurezza degli standisti e degli oltre cinquantamila visitatori.
Proprio così. Più di 58mila visitatori hanno visitato gli oltre 180 stand della Fiera; un dato che supera ogni più rosea aspettativa degli organizzatori.
È stata la ripartenza perfetta - spiega la presidente Emanuela Ciarcia – Belle le giornate dedicate agli operatori, bellissime quelle riservate ai visitatori che hanno potuto godere dei piaceri dello Show Cooking, della qualità dei convegni e delle Masterclass sui vini Irpini e tanto altro ancora. Con la novità – continua Emanuela - di vedere fra gli stand tanto pubblico giovane. Un dato, quest’ultimo – continua la Presidente – che riguarda anche la nostra organizzazione e che ci riempie di gioia perché dimostra come si sia di fronte, anche nella Pro Loco di Venticano, ad un ricambio generazionale. In tanti si sono, infatti, avvicinati per la prima volta alla Fiera e questa è una linfa vitale importante per il nostro futuro.
Un successo che ci riempie di gioia e ci ripaga di tutti i sacrifici fatti - conclude Ciarcia - frutto di una vision di lungo periodo, di idee vincenti ma soprattutto di un gruppo di lavoro giovane, coeso e ben focalizzato sull’obiettivo finale: diventare entro il 2025 una tappa imprescindibile del turismo enogastronomico.