De Gennaro: "Salario minimo: che spettacolo indegno!"
Sul tema del salario minimo interviene, attraverso una nota, il dottor Nicola De Gennaro, delegato nazionale del Comparto lavoro del Partito Pensionati e lavoratori per l'Italia: "L’ennesima sceneggiata andata in onda in Parlamento ha dato la riprova, qualora ce ne fosse stato bisogno, che la battaglia sul salario minimo, portata avanti dalle opposizioni, è pura demagogia.
Nell’audizione del Commissario europeo per il lavoro e i diritti sociali, Nicolas Schmit, tenutasi in Roma il 5 dicembre scorso, è stato ribadito che il salario minimo si colloca in un quadro più ampio di politica salariale e sociale e la disciplina è affrontata nella direttiva (UE) 2022/2041, la quale prevede che il salario minimo venga implementato nel rispetto di tre criteri fondamentali:
a) promozione della contrattazione collettiva: gli Stati membri promuovono lo sviluppo e il rafforzamento della capacità delle parti sociali di partecipare alla contrattazione collettiva sulla determinazione dei salari; incoraggiano negoziazioni tra le parti sociali, su di un piano di parità;
b) adeguatezza dei salari minimi legali: la direttiva chiede agli Stati membri, in cui sono previsti salari minimi legali (istituiti secondo i criteri del punto precedente) di istituire procedure per la determinazione e l’aggiornamento di tali salari;
c) accesso effettivo dei lavoratori alla tutela garantita del salario minimo: la direttiva dispone la previsione di controlli ed ispezioni sul campo, affinché le tutele previste dal salario minimo, stabilito per contrattazione collettiva, sia esteso alla totalità dei lavoratori.
La direttiva citata deve essere recepita dagli Stati membri entro il termine del 15 novembre 2024; affinché possa essere efficace, occorre che venga recepita nella sua interezza, e non letta a righe alterne, come fatto fino ad oggi dalle opposizioni.
Pertanto, è auspicabile che il Parlamento raggiunga questo obiettivo quanto prima, a tutela di tutti i lavoratori".