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De Cesare mette in vendita l'Avellino e la Scandone

La decisione alla fine di un lunga riunione in tarsa mattinata negli uffici della Sidigas: De Cesare mette in vendita l’Avellino e la Scandone. Il summit con il pool di commercialisti, avvocati e collaboratori ha convinto l’amministratore delegato della Sidigas a passare la mano: le due società sportive sono sul mercato. La valutazione è stata attenta e scrupolosa. Non si è tralasciato alcun aspetto contabile dell’azienda di distribuzione del gas che è in difficoltà. Dietro l’angolo c’è un’istanza di fallimento per oltre 60 milioni di euro che sarà discussa il 12 luglio al tribunale di Avellino. Un’udienza che potrebbe segnare il futuro della Sidigas con effetto domino e ripercussioni dirompenti anche sulla Scandone e sull’Avellino. Il ragionamento è stato chiaro: non si può rischiare di definire budget e strategie per le due società sportive che potrebbero essere stravolti nell’arco di poche settimane. Non si può aspettare l’udienza del 12 luglio. Il silenzio assordante di questi giorni sarà rotto lunedì dall’annuncio di De Cesare in un incontro con stampa e tifosi di calcio e basket. Il dado è tratto. I tifosi sono preoccupati ed in fermento. La Scandone non è ancora iscritta al campionato di serie A di basket e deve superare l’esame della Comtec mentre l’Avellino è fermo al palo e deve programmare la stagione in serie C. Da oggi Scandone ed Avellino sono in vendita. Si valuteranno le proposte degli acquirenti che dovranno essere serie ed in grado di garantire il futuro delle società. Lunedì, salvo ripensamenti, l’annuncio di De Cesare che ha incontrato nel pomeriggio Dell'Anno.  Previsto anche un confronto con gli Original Fans.