Apple Pie, domani al via la rassegna cinematografica "Frames"
Continuano gli incontri dell'associazione Apple Pie: l'amore merita LGBT+, in vista dell'Irpinia Pride, la grande manifestazione arcobaleno che si svolgerà sabato 10 giugno ad Avellino.
Il prossimo appuntamento, infatti, è con "Frames", una rassegna di cinema itinerante nata dalla collaborazione tra Apple Pie, Laika, l'Anpi e la CGIL di Avellino, durante la quale ogni ente ospiterà una proiezione e ciascun film sarà rappresentativo delle tematiche associative.
"Frames" intende creare uno spazio di connessione tra il linguaggio cinematografico e quello del territorio dove tali associazioni si muovono. Dunque narrazioni che si intrecciano, passando dallo schermo alla realtà, per dare vita a momenti di confronto su questioni e rivendicazioni sempre attuali.
Il primo evento della rassegna si terrà domani, martedì 6 giugno, alle ore 20:00, presso il Centro sociale "Pasquale Campanello" di Mercogliano. Per l'occasione verrà proiettato "Pride" (2014), del regista Matthew Warchus.
Il film racconta di quanto realmente accadde nel 1984 in un piccolo villaggio del Galles, quando un gruppo di attivisti LGBT+ affiancò e sostenne la lotta di un gruppo di minatori in sciopero, raccogliendo fondi per aiutare le famiglie dei minatori impegnati nella protesta; un sostegno accolto inizialmente con diffidenza e imbarazzo. I minatori, infatti, dapprima considerano l'interessamento degli attivisti inopportuno e imbarazzante, perché guidati da forti pregiudizi sull’omosessualità, ma l’incontro tra le due comunità finì per mutare la diffidenza in solidarietà e sincera amicizia.
"Pride" è quindi la storia dello scambio tra due mondi, all'apparenza profondamente lontani ma che conoscendosi si rendono conto di agire per gli stessi motivi: l'affermazione dei propri diritti e del proprio orgoglio. Allo stesso tempo, la pellicola mostra come sia necessario riconoscere nel prossimo se stessi e, perciò, abbracciare le cause altrui affinché diventino un'unica causa comune che va verso il pieno riconoscimento dei diritti, senza chiudersi nelle proprie rivendicazioni segnando differenze inesistenti.
«Quando fai una battaglia con un nemico tanto più forte, tanto più grande di te, scoprire di avere un amico di cui non conoscevi l’esistenza è la più bella sensazione del mondo» è infatti tra le citazioni più iconiche e rappresentative del lungometraggio di Warchus.